Calciomercato.com

  • Napoli, Sorbillo a CM: 'Koulibaly mi portò in Senegal con lui, credevo scherzasse! Mertens via? L'ho sentito l'altro giorno...'

    Napoli, Sorbillo a CM: 'Koulibaly mi portò in Senegal con lui, credevo scherzasse! Mertens via? L'ho sentito l'altro giorno...'

    • Giovanni Annunziata
    Nella consueta diretta Instagram di Calciomercato.com oggi è intervenuto ai nostri microfoni Antonio Sorbillo, uno dei due proprietari della storica catena di pizzerie Sorbillo. Tanti gli argomenti trattati, a partire dalle consegne a domicilio in Campania, passando per la sua fede calcistica, fino ad arrivare al bellissimo rapporto con i giocatori del Napoli:

    DELIVERY - "È un tasto molto delicato. Non è che non aderiremo a questo delivery, semplicemente non inizieremo lunedì 27. Questo non vuol dire che non lo faremo nei giorni successivi. Purtroppo il lato negativo di essere noti (parlo principalmente di mio fratello Gino che si occupa di più del lato comunicativo) è che qualsiasi cosa venisse fatta comunque ci sarebbe qualcuno contro. Se noi lunedì 27 avessimo aperto e fossimo partiti con il delivery ci sarebbe stato qualcuno che ci sarebbe venuto contro, accusandoci che avremmo pensato solo a vendere. Questo è il gioco dei social".

    SARRI - "Ha fatto un gran lavoro a Napoli dal punto di vista tecnico. Aveva i suoi limiti, tra gli stessi cambi, i rapporti con alcuni giocatori, quelli che escludeva. Il napoletano è romantico, quindi con il suo passaggio alla Juve per me c'è stata delusione. Peggio di Higuain? Forse da Sarri non ce lo saremmo aspettati, perché lui ha fatto gestacci dal pullman del Napoli ai tifosi juventini, ha parlato del Palazzo e del potere. Si è esposto tantissimo. Da uno come lui, molto quadrato che dice le cose in faccia, non ti aspettavi andasse da quello che per lui era il nemico numero uno del calcio italiano. Perché lui ha definito la Juve così".

    MILIK-JUVE - "Credo non faccia lo stesso effetto del passaggio di Higuain alla Juve. Milik lo conosco, bravissimo ragazzo, grandi qualità. Però Higuain come trasporto in campo, un po' perché argentino, a noi napoletani ha coinvolto di più sentimentalmente. Non sarà piacevole se accadrà ma non al livello di un Higuain o un Sarri".

    JORGINHO E KOULIBALY ALLA JUVE? - "Sono amico di Mertens, Luperto, Hamsik. Ma con loro due ho un rapporto speciale. La Juve è un top team, non ci nascondiamo. Noi napoletani la odieremo sempre perché fa parte di noi (ride, ndr), però un giocatore che vuole crescere con la Juve che ti propone un contratto è dura rifiutare. Anche perché parliamo di ingaggi belli grossi. Se dovessero andare alla Juve sarebbe durissima per me. Farli entrare ancora in pizzeria? Sarei costretto (ride, ndr). Ma pensa doverli andare a trovare a Torino... Però scherzi a parte sono due miei grandi amici che stimo tantissimo e se andare alla Juve può significare per loro migliorare la carriera, il lato economico, io lo accetterei. Li continuerei a salutare, a far entrare in pizzeria nonostante tutto. E andrei anche a vedere la partita della Juve, ma esulterei solo se segnassero loro".

    GATTUSO - "Lo dico e lo sottoscrivo, sono stato uno al quale è sempre piaciuto Gattuso. Mi ha dato una bella sensazione fin dal principio. E non è venuto a mangiare la pizza da me, eh. Anche al Milan, anche quando si parlava di venire a Napoli, la sua grinta mi entusiasmava. Pensavo che in questa situazione del Napoli dove va via un allenatore un po' leggero negli approcci, dicono negli allenamenti, non poteva venirne un altro leggero. Serviva un allenatore cazzuto e Gattuso è il riassunto di queste cose. Pensavo che Gattuso avrebbe fatto bene perché questi ragazzi avevano bisogno di qualcuno che li prendesse "per il collo". Altrimenti scappano via, emotivamente non li becchi".

    LA SORPRESA DI KOULIBALY - "Kalidou venne a mangiare in pizzeria perché doveva andare a fare una visita al Policlinico Vecchio ad un bimbo senegalese che riportò gravi ustioni. Kalidou subito prese l'impegno per andarci e si fermò da me. In maniera molto sciolta mi disse 'Che fai settimana prossima?'. Io immaginavo volesse fare qualcosa, ma ovviamente nei dintorni e gli risposi che sarei stato in pizzeria a Napoli. Mi disse 'Ma perché non vieni con me e Decibel in Senegal?'. Pensai che stesse scherzando, ma dopo qualche giorno mi chiese di mandargli il passaporto. La settimana dopo eravamo in aereo direzione Dakar e passammo una settimana lì. Lui molto impegnato con la nazionale e trascorremmo una settimana indimenticabile. L'unica nota negativa era stare tutto il giorno con Decibel (ride, ndr). Era un posto che non avevo mai visto, ti imbatti in questa povertà e poi vedi resort ricchi. Ho conosciuto persone che non sapevano neanche la propria età dato che non esisteva nel loro villaggio registrare la nascita. Sono viaggi che ti lasciano tanto. Ancora oggi quando lo sento lo ringrazio per quell'esperienza".

    MERTENS - "Dopo Napoli-Barcellona lo trovai molto tranquillo, era sereno. Anche ora tutte le voci di calciomercato che girano attorno a lui non so se poi tutto sommato siano tanto vere. Tra tutti quanti se dovessi indicare Dries come partente non lo farei. Come tutti sappiamo lui adora Napoli, vive questa città come uno scugnizzo, un napoletano. L'altro giorno mi scrivevo con lui e lo prendevo in giro per i video che si vedono in rete di lui che si allena sul terrazzo. Lui come sempre ti dà la sensazione come se ti scrivessi con un amico napoletano di vecchia data. Non diresti mai che è un giocatore che è da qualche anno qui. L'amore per Napoli significa tanto, anche se davanti a contratti irrinunciabili che fai? Ricordando quella cena di due mesi fa da me, però, lo vidi molto rilassato, per nulla pensieroso. Contento, anzi, quando si parlava di Napoli, della squadra, di tutto. Per questo non credo sia possibile un suo trasferimento. Ma il calciomercato è imprevedibile".

    DE LAURENTIIS E LA PIZZA - "Non è amante di quella napoletana. Per pizza napoletana definisco quella a ruota di carro, tipica del centro storico. Non è amante della pizza sottile, morbida che definisce molle. Ma molle non è, semplicemente sottile e non puoi sperare si mantenga dritta. Mentre invece è più amante di quella romana, più asciutta, biscottata. Sono gusti".

    GATTUSO COME UNA PIZZA DI SORBILLO - "La Marisa, quella lì con la 'nduja. La famiglia è stata a mangiare da me e loro sono proprio calabresi fieri, amanti delle loro radici. La moglie con me qualche volta ha parlato in dialetto. Avrebbe potuto fare la superdonna, tirandosela un po'. Invece sono semplici, alla mano. In una tavola di 8 persone mi ordinarono 4 pizze con la 'nduja. Questo è per far capire quanto siano legati alla loro terra. La moglie mi disse 'Toto quando verrà mio marito sono sicura al 101% che questa sarà la pizza che ti chiederà, perché è quella che gli si addice'. Mi riferisco sempre a questa con la 'nduja, che personalmente gli ho rivisitato un po' aggiungendo un po' di salame e pomodorini".

    CLICCA QUI PER RIVIVERE LA DIRETTA CON SORBILLO

    Altre Notizie