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  • Vinicio: 'Benitez accontentato in tutto, porti il Napoli in finale'

    Vinicio: 'Benitez accontentato in tutto, porti il Napoli in finale'

    • Giovanni Scotto
    L'appellativo di maestro, oggi, è sempre più abusato. Ma per Luis Vinicio il termine 'maestro' calza a pennello. Il grande ex allenatore degli azzurri è stato un campione da attaccante, e un precursore del calcio moderno, sin da quando allenava l'Internapoli. Vinicio ha vissuto in panchina l'ultimo e unico precedente tra Napoli e Porto, quello della stagione 1974-75, dove i partenopei eliminarono i portoghesi ai sedicesimi di finale di Coppa Uefa con un gol di Clerici. Vinicio propose proprio in quella partita il modulo difensivo a zona, novità assoluta per l'epoca. Calciomercato.com non ha resistito alla tentazione di contattarlo in esclusiva per farci raccontare quell'esperienza, e naturalmente esprimere un giudizio sul Napoli di Benitez.

    Vinicio, il suo col Porto fu un Napoli sbarazzino che sovvertì i pronostici. Cosa accadrà questa volta?
    'Non c'è alcun pronostico da sovvertire, perchè è il Napoli favorito, gli azzurri sono più forti. Gli azzurri possono farcela, volendo anche gestendo il doppio confronto come è accaduto con lo Swansea'.

    Ma Benitez ha detto l'esatto contrario
    'Il tecnico azzurro sa bene come gestire queste situazioni, soprattutto quando parla con i giornalisti. Lascia la pressione al Porto, perché giocherà in casa. Ma il Napoli è nettamente superiore, è una squadra costruita per fare bene in campo internazionale'.

    Cosa intende?
    'Voglio dire che il campionato, ormai, è andato. Inutile parlare di secondo posto come obiettivo, il vero traguardo era lo scudetto. Visto che questo è perso bisogna puntare tutto sull'Europa League, andare avanti in questo torneo. Mi aspetto che il Napoli arrivi almeno in semifinale, ne ha le potenzialità'.

    Possiamo azzardare un paragone tra il suo Napoli e quello di Benitez?
    'Posso solo dire che a differenza mia, Benitez ottiene ciò che gli viene chiesto. La società lo accontenta, gli porta i giocatori che chiede. Ecco perché questo allenatore ha il compito di portare il Napoli in alto'.

    Vinicio, lei inventò la zona. Fu uno dei primi in Italia. Ci racconta questa grande innovazione?
    'Io giocavo in attacco, e quando ho finito di giocare mi sono reso conto che avevo vita facile. Me ne stavo fermo nell'area avversaria e mi dovevo preoccupare solo di vincere contrasti e segnare. Quando ho cominciato a fare l'allenatore ho pensato che non si poteva dare un simile vantaggio agli avversari, e allora ho pensato di togliere il libero, così  gli attaccanti avversari dovevano muoversi e correre per non finire in fuorigioco. Era un calcio che coinvolgeva tutta la squadra, anche gli attaccanti per aiutare i difensori a fare i movimenti giusti'.

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