Calciomercato, come funzionano i prestiti. Le tre formule: secco, con diritto e con obbligo di riscatto
Il calciomercato è già ufficialmente iniziato nonostante la stagione sportiva non sia ancora finita. Il Mondiale per Club ha stravolto abitudini e strategie per tantissimi club, ma ciò che non ha fatto il nuovo torneo FIFA è stato modificare il regolamento sui trasferimenti. Ed entrando più nel dettaglio non è stata toccata la regola che riguarda i giocatori in prestito. Ma come funzionano? Quante tipologie esistono?
COS'È UN PRESTITO - Nel mondo del calcio un prestito, o per usare la giusta terminologia un trasferimento a titolo temporaneo, è una cessione dei diritti sulle prestazioni sportive di un calciatore da una squadra ad un'altra per l'appunto limitata nel tempo (quindi temporanea) senza che il secondo club diventi proprietario del cartellino a titolo definitivo.
TRE TIPOLOGIE - Ed entrando nel dettaglio, un prestito può essere catalogato con tre tipologie differenti di operazioni. Un prestito può essere secco, ovvero senza possibilità alcuna di permanenza nel club ricevente al termine della durata. Un prestito può essere con diritto di riscatto, ovvero con una cifra prefissata che il club ricevente può scegliere se versare o meno per trasformare l'operazione da temporanea a definitiva. Un prestito può essere con obbligo di riscatto ovvero con la certezza che, al termine della durata del trasferimento temporaneo, il club ricevente è obbligato a trasformarlo in definitivo versando al club cedente una cifra prefissata
ONEROSITÀ - Oltre a queste tre tipologie, esistono diverse sottocategorie per stabilire come un prestito può essere inserito a bilancio. LA prima voce è quella dell'oneoristà di un trasferimento a titolo temporaneo. Un club, infatti, può scegliere di pagare e di versare una cifra prestabilita nelle casse della società cedente per compensare il trasferimento. Un esempio è stato quello di Kolo Muani alla Juventus, che è stato pagato circa 7 milioni di euro soltanto per agevolare il passaggio in prestito nella sessione invernale del calciomercato 2024/25.
E STIPENDI - L'altra voce riguarda lo stipendio che il calciatore ceduto in prestito deve naturalmente percepire nel corso del periodo del trasferimento. In questo senso fa fede l'accordo che il calciatore ha in essere, e quindi le cifre concordate nel contratto con il club cedente. Il club che acquista può trovare l'intesa per pagare una percentuale degli emolumenti dovuti che va dallo 0% (100% pagato dal club cedente) al 100% (il club cedente non spende nulla). Spesso la cifra pattuita si trova nel mezzo di queste percentuali anche in base alla durata (in mesi) dell'accordo.
IL RISCATTO CONDIZIONATO - Infine fra le varie possibilità che i club hanno nel momento in cui trovano un accordo per un trasferimento a titolo temporaneo con diritto di riscatto c'è anche quella di trasformare, in base a determinate condizioni, il diritto in obbligo. SI parla in questo caso di prestito con obbligo condizionato e, spesso e volentieri, le condizioni per far scattare l'obbligo sono fra le più disparate. Si passa dalle opzioni legate ai risultati sportivi di squadra ("in caso di salvezza", "in caso di Champions League o "al primo punto conquistato dopo una determinata data") a quelli individuali ("dopo un numero di goal o di assist).