Fiorentina, Biraghi spinge per tornare: aveva rotto con Palladino, Pioli ha bisogno di lui. E la piazza...
Viene da Cernusco sul Naviglio, è tifosissimo dell'Inter e al momento è un giocatore del Torino. Ma Firenze, lo ha detto lui stesso a più riprese, è e sarà sempre casa sua. Anche perché non si diventa capitani di una squadra prestigiosa come la Fiorentina per caso: bisogna dimostrare attaccamento, personalità, carisma e appartenenza. E questo Cristiano Biraghi lo sa benissimo.
STRAPPO – Capitano, appunto. L'ultima stagione l'ha iniziata con la fascia al braccio e l'ha terminata con la maglia granata. In mezzo, lo strappo insanabile con il tecnico Raffaele Palladino, che lo ha escluso dal progetto tecnico e l'ha costretto ad allontanarsi, sebbene soltanto in prestito. Ma adesso le cose sono cambiate, e dopo l’addio del tecnico di Mugnano di Napoli si fa strada la possibilità di quello che sembrava un impossibile ritorno.
VOLONTÀ – Aspetta soltanto la telefonata di Pioli. Questo quanto scrive stamani La Nazione a proposito del terzino classe '92. Perché, al di là del valore tecnico, il nuovo – e ormai quasi certo – allenatore viola avrà bisogno di una figura di spicco all’interno dello spogliatoio, e Biraghi fa decisamente al caso suo. I sei mesi in terra piemontese sono stati assolutamente positivi, e il Torino potrebbe essere propenso a un riscatto. Ma, al momento, ciò che sta tenendo la situazione in bilico è la volontà del ragazzo, che sta spingendo per tornare a Firenze. Casa sua.
POSIZIONI – Uno scenario a cui sta pensando concretamente anche la dirigenza della Fiorentina. Con Pradè, finito al centro di una contestazione furibonda, che sta cercando il modo di ricucire con la piazza. Biraghi è un personaggio particolarmente apprezzato dalla Curva Fiesole e non ha voluto mancare l’appuntamento con la festa dei tifosi prevista nell’ultimo weekend. Firenze lo aspetta, e forse non ha mai smesso. E chissà che proprio da un ritorno “di cuore” non possa ripartire anche la nuova Fiorentina.