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  • Scritte choc contro Scirea e l'Heysel: quante stranezze, qualcosa non torna

    Scritte choc contro Scirea e l'Heysel: quante stranezze, qualcosa non torna

    • Giacomo Brunetti
    Una foto che ha fatto il giro del mondo: un edificio adibito al controllo della corrente elettrica e le scritte incriminate riguardanti Gaetano Scirea e le vittime dell'Heysel. Il tutto a fare da contorno a Fiorentina-Juventus, vinta nettamente dalla formazione di Allegri. L'indignazione popolare ha messo sotto i riflettori l'accaduto, condannato a più riprese e sul quale è stata aperta un'inchiesta. Non ci sono telecamere che riprendono quel punto esatto, ma sono al vaglio degli inquirenti alcune registrazioni della zona attigua in Viale Paoli.

    LE REAZIONI - La città di Firenze, attraverso il proprio Sindaco, si è mossa nei minuti antecedenti alla partita per rimuovere le scritte, tanto che durante la sfida queste erano già scomparse. "Questi individui sono innanzitutto nemici di Firenze: danneggiano l'immagine di una città e di una tifoseria intera, che mi auguro possano prendere posizione su questo tema", ha commentato lo stesso primo cittadino Dario Nardella. "Alcuni passaggi non mi sono chiari - dichiara invece Federico De Sinopoli, presidente dell'Associazione Tifosi Fiorentini - perché sono apparse poche ore prima della partita in una zona che era già presidiata dalle Forze dell’Ordine e nella quale possono passare solo i tifosi della Juventus. Dubito che siano riusciti a transitarvi dei sostenitori della Fiorentina. Quando qualcuno mi darà la certezza che il colpevole è un tifoso viola allora ne potrò riparlare, per ora è una vicenda che mi crea imbarazzo", mentre in tanti si sono distaccati dal giudicare l'intero ambiente gigliato, colpendo quelli che sono stati definiti, a più riprese - anche dalla vedova Scirea - "semplici imbecilli".

    INCONGRUENZE - E partendo dalle parole di De Sinopoli si aprono alcuni retroscena legati alle scritte incriminate. In primo luogo, è lecito premettere che esiste una fazione sostenente la presenza da mesi di tali offese sul muro in questione. Detto ciò, se invece fossero state dipinte poche ore prima del fischio d'inizio, allora la situazione non quadrerebbe: l'area di Viale Paoli era chiusa e adibita solamente alla tifoseria ospite nel giorno della partita ed è stata bonificata fin dalla sera prima, mentre l'opera manca di una firma o di una rivendicazione successiva (la firma presente fuori dal 'casottino' è preesistente). Solitamente, i gruppi organizzati della Fiorentina lasciano il segno d'appartenenza sui più disparati messaggi. Inoltre, la scritta è stata corretta, dato che il nome "SCIREA" porta un cambiamento rispetto a "SH", evidente sotto.

    RISPETTO RECIPROCO - Atti e scene deprecabili, prive di un senso logico e di quel rispetto che ancora, nel 2018, non è stato raggiunto. Firenze è finita nell'occhio del ciclone in un boomerang mediatico altrettanto ingiusto. Come ripetuto, un gesto di un singolo non quantifica l'essenza di una città, al primo posto in questo campo per il comportamento nella vicenda Astori, visto anche l'applauso ai calciatori della Juventus nel giorno del funerale, oppure per la coreografia in sostegno della giustizia per Magherini esposta all'ingresso in campo proprio sabato scorso. Inoltre, gli stessi tifosi bianconeri, nei minuti finali della gara contro la SPAL, hanno intonato cori come "Un solo grido, un solo allarme, Firenze in fiamme, Firenze in fiamme", salvo poi accostare i fiorentini agli ebrei nel corso della sfida del 'Franchi'. Dunque, ce n'è per tutti. Ed è ora di dire basta.
     

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