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  • Juve, ecco il lavoro di Giuntoli: risparmiati 70 milioni. E non solo

    Juve, ecco il lavoro di Giuntoli: risparmiati 70 milioni. E non solo

    • Redazione CM
    Un mercato al risparmio, con pochi arrivi e con tante cessioni. Senza gli introiti derivanti dalla Champions League e con i conti in grande sofferenza, la Juventus negli ultimi due mesi è stata obbligata a lavorare soprattutto in uscita, con l'obiettivo di tagliare i costi, senza Europa diventati insostenibili. Dall'alto, dall'amministratore delegato Maurizio Scanavino, sono arrivate istruzioni chiare all'ultimo arrivato Cristiano Giuntoli, abbassare l’età media e ridurre il monte ingaggi. E l'ex Napoli è riuscito a centrare l'obiettivo. Il risparmio, tra cessioni, ammortamenti e stipendi, è stato di circa 70 milioni e l'età media si è abbassata di 2 anni: dai 27 anni e 225 giorni del 2022-23 ai 25 anni e 227 giorni attuali.

    RISPARMIO SUL MONTE INGAGGI - A oggi si è passati da un monte stipendi di 95 milioni netti nel 2022-23 agli 83,5 della stagione in corso. Merito della scelta di non rinnovare i contratti di Di Maria e Cuadrado e di non riscattare Paredes, che ha portato a un risparmio di 18 milioni netti. A questo si aggiunge il capitolo Arthur, passato in prestito oneroso alla Fiorentina (2 milioni più bonus) e avrà circa il 40% dello stipendio (guadagna intorno ai 6 milioni) pagato dai viola. E non è finita qui: in uscita ci sono anche Bonucci e Kostic, che insieme guadagnano oltre 9 milioni di euro netti.

    CESSIONI - La Juve ha lavorato bene in uscita, con le cessioni di Kulusevski al Tottenham (in realtà fatta da Manna, prima dell’arrivo di Giuntoli), grazie alla quale i bianconeri hanno incassato 30 milioni, registrando una plusvalenza di 13. Poi Denis Zakaria, pagato dal Monaco 20 milioni di euro, Rovella e Pellegrini passati in prestito alla Lazio, entrambi con obbligo di riscatto che scatta a determinate condizioni (molto facili da raggiungere) per un totale di 21 milioni di euro. Soldi anche dalle cessioni minori: Ranocchia all’Empoli (prestito oneroso di 500 mila euro) e De Winter al Genoa (8 milioni con obbligo di riscatto condizionato).

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