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  • Koulibaly: 'Ho scelto l'Arabia Saudita per aiutare la mia famiglia'

    Koulibaly: 'Ho scelto l'Arabia Saudita per aiutare la mia famiglia'

    Nuova vita tra gli sceicchi per Kalidou Koulibaly, che in questi giorni ha firmato un contratto triennale con l'Al-Hilal con un super ingaggio da 30 milioni a stagione: "Ho scelto la miglior squadra del campionato arabo" ha detto in un'intervista al Corriere dello Sport, spiegando che non è solo un discorso di soldi: "Sono felice perché da musulmano arrivo nel Paese giusto. E sono entusiasta di essere uno dei primi a sbarcare in un campionato in evoluzione, spero di aiutare l’Arabia Saudita e l’Al-Hilal a scrivere una nuova storia sportiva. In più questo contratto molto importante".

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    LA SCELTA - "Potrò aiutare tutta la mia famiglia a vivere bene: dai miei genitori ai miei cugini, e soprattutto sostenere le attività sociali della mia associazione 'Capitane du Coeur' in Senegal".

    IL NAPOLI - "Sono molto felice per lo scudetto: ho lottato otto anni per averlo e tutti dicono che se fossi rimasto lo avrei vinto anche io, ma credo nel destino. Era scritto così: dovevo andare via per vedere il Napoli campione d’Italia. Questa società merita un grande futuro in Italia e in Europa: i giocatori hanno scritto la storia, ma se vinceranno un altro scudetto sarà un’impresa totale. Devono metterselo in testa: ognuno sceglie la propria carriera e la propria vita, ma a Napoli hanno fatto epoca e non possono andare via così. Spero che non vadano via tutti".

    OSIMHEN - "Non gli servono i miei consigli. Ogni tanto ci sentiamo e se vorrà mi chiamerà. Ma ormai Victor è un giocatore molto importante, tra i migliori del mondo: Gattuso lo ha aiutato, Spalletti è stato la svolta e ora non ha più bisogno di nessuno. Deve scegliere in libertà, da solo, senza ascoltare altri pareri. Soltanto così non avrà rimorsi".

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    CHELSEA - "E' stata una grandissima esperienza. La Premier è fantastica: tanta intensità, tanti gol, giocatori molto veloci, grandi talenti. Loro si aspettavano il Koulibaly di Napoli, ma non credo che la mia stagione sia stata così male. Avevo bisogno di tempo: in un anno non ho potuto dimostrare quello che avrei voluto per le scelte dell’allenatore e della società".

    IL FLOP - "Non avevo garanzie di giocare sempre: sono sempre stato serio e professionale, ma non mi piace stare in panchina a non fare niente. Preferisco un posto dove mi vogliono, dove sono al centro di un progetto e posso essere di esempio ai giovani".

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