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  • Laziomania: Cosa frega alla Lazio di Cristiano Ronaldo alla Juventus?
Laziomania: Cosa frega alla Lazio di Cristiano Ronaldo alla Juventus?

Laziomania: Cosa frega alla Lazio di Cristiano Ronaldo alla Juventus?

Alla Lazio frega eccome di Cristiano Ronaldo. Nessuno, in Italia, può permettersi di ignorare la portata epocale di questo nome, associato, vicinissimo, acquistato da una squadra italiana. Vero, non ha mai avuto gli stessi obiettivi della Lazio, forse fa anche un altro campionato, ma ci sono due discorsi da fare, uno sul prestigio, l'altro tecnico. Tutta la Serie A uscirà meglio, rinforzata, più importante con l'arrivo di Cristiano Ronaldo. Non c'è molto da dire: un calcio umiliato da dirigenti poco pronti, da un progetto tecnico nazionale inesistente, da risultati scadenti, tranne poche eccezioni brillanti (la Juve, e alcune nazionali under), perfino straniato da una lunga querelle sui diritti tv, ora si ritrova al centro del mondo. Per non parlare della gioia regalata a mio cognato, juventino. Nemmeno le finali di Champions hanno avuto questo effetto. Fatelo per lui, le conversazioni al telefono di questo periodo hanno 1 solo argomento: Cristiano Ronaldo. Ci ha monopolizzato la vita, e molte di queste considerazioni, nell'editoriale, me le ha suggerite parlare con lui. Non male, per un solo acquisto. 

Dal punto di vista tecnico il discorso è semplice: finalmente potremmo controbattere alla platea di chi ha sempre detto: "Vogliamo vedere in Italia Cristiano Ronaldo", gettando un seme di zizzania laddove è la fede dualistica in uno dei due totem, CR7 o Messi, a dividere il resto del mondo. Ora lo vedrete, sospetto che vi andrà di traverso. 

E la Lazio? La Lazio ha due ordini di motivi per interessarsi alla storia del momento: la prima è nostalgica, un tempo anche la Lazio trattava un Ronaldo. Erano altri tempi, eree geologiche fa, non escludo ci fossero anche i dinosauri. A Formello si favoleggiava di piscine di champagne, non c'era ancora chi ha riportato l'acqua calda, cit. Peruzzi. 

Lasciato da parte il fattore storico-nostalgico (che comunque, in qualche modo profondo, inquina l'idea che abbiamo di questa presidenza da sempre, in maniera forse eccessiva), è chiaro che il fatto stesso che in Italia ci sia qualcuno che si possa sedere a quel tavolo, fa un po' rivalutare tutti gli affaretti che la Lazio pure ha fatto con Mendes. Mi chiedo quando qualcuno ci spiegherà Pedro Neto e Bruno Jordao, arrivati alla Lazio per una cifra monstre. Sempre a Formello ne parlano benissimo, alla lunga vedremo. 

A proposito, per chiudere, il ritiro è vicino: la Lazio consegnerà ad Inzaghi 3 nuovi acquisti (Proto, Durmisi, Berisha), a breve ne dovrebbe chiudere altri 2 (Acerbi e Wesley). Prima del ritiro 5 acquisti: Inzaghi potrà essere soddisfatto, nemmeno a Bielsa sono stati concessi. Tare attingerà dai ritorni per completare ulteriormente la rosa (valuterà Filippini per la difesa, Minala per il centrocampo - ve lo ricordate? Non era male - e Sprocati per la fase offensiva). Considerando che da Salerno sono arrivati il titolarissimo Strakosha e la sorpresa Luiz Felipe, probabilmente qualcosa di buono uscirà anche da questa "riserva" di giocatori. Al netto del fatto che manca una cessione eccellente (Felipe Anderson e Lukaku su tutti, più incognita Milinkovic, ma occhio all'idea che possa rimanere, pericolosa per noi - affettivi- ma affascinante). Ci sono cessioni di contorno da fare (su tutti Caicedo, forse Bastos). Resta un altro asso da inserire nel mazzo: forse il sostituto di Felipe Anderson dovrà darci un piccolo effetto Wow. Ammesso che, dopo Cristiano Ronaldo, ci sia rimasto un po' di stupore. Forse per questo alla Lazio frega di CR7: tutto il resto sembra così piccolino, di fronte al suo maestoso arrivo in Italia. 

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