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  • Napoli, cercasi allenatore: De Zerbi difficile, Italiano e Juric stuzzicano. La situazione

    Napoli, cercasi allenatore: De Zerbi difficile, Italiano e Juric stuzzicano. La situazione

    Questa seconda stagione sulla panchina del Napoli per Gattuso è stata molto particolare. Il tecnico calabrese ha appena quattro mesi fa sembrava stesse per firmare il rinnovo contrattuale con il club azzurro ma gennaio e febbraio sono stati dei mesi difficilissimi. Tra tantissimi infortuni e risultati deludenti De Laurentiis ha iniziato a guardarsi attorno per sondare il terreno per ricorrere, eventualmente le cose fossero precipitate ancor di più, al cambio in panchina. I rapporti tra allenatore e presidente non hanno avuto degli sviluppi positivi e al termine della stagione corrente, a prescindere dai traguardi che avrà centrato o meno, Gattuso dirà addio al Napoli. Sono circolati tantissimi nomi, soprattutto negli ultimi mesi, tra i più blasonati e gli allenatori emergenti.

    DE ZERBI, ITALIANO E JURIC - Tra quelli che stanno entusiasmando di più in Italia ci sono sicuramente loro tre. Sassuolo, Spezia e Verona convincono tanto: le prime due per la qualità di gioco espressa, mentre gli scaligeri grazie alla praticità dimostrata nonostante le tantissime partenze devono tanto a Ivan Juric. Il tecnico croato è tra i profili seguiti dal Napoli, proprio in una sconfitta contro il suo Verona è iniziata a scricchiolare in maniera importante la panchina di Gattuso. Vincenzo Italiano rappresenterebbe un "Sarri bis" per De Laurentiis che sta pensando di ripartire proprio da uno come lui, capace di avere idee interessanti di gioco e che sia pronto per catapultarsi in una realtà che gli permetta di fare il salto di qualità. Quello di De Zerbi, ad oggi, appare il nome più complicato: l'allenatore del Sassuolo ha una bella filosofia di gioco soprattutto con la costruzione dal basso ma per arrivare a Napoli vorrebbe avere libertà di mercato per trasmettere in campo le sue idee con gli interpreti adatti che il Napoli oggi non sembra avere.

    L'OCCASIONE INZAGHI - Negli ultimi giorni è nata un'ulteriore idea, quella di Simone Inzaghi come successore di Gattuso. Il tecnico piacentino non ha ancora rinnovato il contratto con la Lazio che scadrà al termine della stagione. Questo continuo slittamento inizia a ricordare la firma che non c'è mai stata di Gattuso sul nuovo contratto con il Napoli. Il padre Giancarlo negli ultimi giorni ha sponsorizzato il nome di Simone Inzaghi per la società partenopea: "Come si potrebbe dire di no ad un club come quello azzurro? Napoli è una bella città con una grande squadra". L'attuale allenatore della Lazio ha dimostrato di saper lavorare in una piazza molto calda e di poter diventare protagonista in un progetto in crescendo. Magari per il suo arrivo, però, ci sarà bisogno della conquista della Champions.

    ALLEGRI E FONSECA - La qualificazione alla prossima Champions League sarebbe un must in primis con Massimiliano Allegri, che sembrerebbe essere pronto per rilanciarsi, probabilmente in Italia. Il grande ostacolo di Allegri è rappresentato dallo stipendio. Chiaramente di questi tempi non potrà chiedere i 7,5 milioni netti che guadagnava alla Juventus, però servirà ugualmente una cifra importante da sborsare. Su Allegri c'è anche il forte interesse della Roma che vorrebbe tornare a vincere puntando su un allenatore che di successi ne ha ottenuti. Così si libererebbe Fonseca, che piace al Napoli e anche ai tifosi: ha ancora tanto da dimostrare ma il suo calcio è interessante e infiammerebbe uno stadio come il "Maradona".

    I RITORNI - I primissimi nomi sul taccuino di De Laurentiis dopo la sconfitta contro il Verona del 24 gennaio sono stati quelli di Rafa Benitez e Maurizio Sarri. Qualche sondaggio lo ha fatto De Laurentiis e oggi continua a "seguirli". Per entrambi si tratterebbe di un ritorno importante, dato che hanno contribuito in maniera significativa alla crescita del Napoli nell'Era De Laurentiis. Benitez, però, vorrebbe tornare ad allenare in Inghilterra, dove c'è la sua famiglia. Per Sarri la strada sembra più percorribile, ma si aspetta una maggior libertà sul mercato rispetto al precedente triennio in cui è stato a Napoli.

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