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  • Sampmania: letterina di Natale (approFONDIamo)

    Sampmania: letterina di Natale (approFONDIamo)

    • Lorenzo Montaldo
    Caro Babbo Natale,

    Quest’anno sono stato, sì insomma, diciamo abbastanza buono. Qualche volta ho litigato, qualche volta ho schivato responsabilità varie (già, qualche volta…) e in alcune occasioni credo di aver infranto almeno due o tre comandamenti. Però complessivamente mi ritengo un bravo cristo. Per Natale ti chiedo, se possibile, un piacere: porta un po’ di senso critico a tutti quanti. 

    La mancanza di stimoli ad approfondire, a capire e ad interrogarsi penso che sia una delle principali magagne del nostro tempo. E come spesso succede il calcio è forse il migliore (o peggiore, dipende dai punti di vista) specchio della nostra società. Prendete ad esempio i commenti in merito alla notizia delle difficoltà del fondo York Capital, diventato improvvisamente motivo di guerre intestine tra i tifosi della Sampdoria. Vi do una notizia bomba: il Wall Street Journal se ne strafrega della Sampdoria, di Ferrero e delle trattative per acquistare il club. Si interessa un po’ di più di Jamie Dinan e Alex Knaster, ma solo perchè movimentano miliardi di dollari. Idem Il Sole 24 Ore, che rilancia l’indiscrezione perché in effetti, dal loro punto di vista, il fatto che il fondo York utilizzi i cosiddetti ‘gates’ per limitare il rientro degli investimenti da parte dei clienti E’ una notizia. E hanno ragione. L’uso improprio se mai nasce dal collegare tale questione alla vicenda della cessione della Sampdoria. E’ a quel punto che la notizia diventa una ‘non notizia’, perde di senso e di credibilità. Tanto è vero che nessuno dei due quotidiani cita la cordata Vialli per l’acquisto della Samp, o la logorante trattativa durata un anno. Non parliamo poi dell’equazione ‘York Capital è in difficoltà = gruppo Vialli accozzaglia di avventurieri senza un soldo’, che è quanto di più qualunquista e semplicista si possa affermare.

    Non servirebbe poi neppure un gran approfondimento per chiarire la materia. Lasciamo perdere l’improponibile paragone dello stato patrimoniale in possesso di chi detiene attualmente la Sampdoria e di chi invece si era mosso per acquistarla. E tralasciamo pure il confronto tra la ‘Galassia Ferrero’ e le sue presunte difficoltà aziendali, raffrontate alle difficoltà aziendali di Dinan. Sarebbero accostamenti troppo improbabili. Parliamo invece della confusione che continua ad essere - volutamente? - riproposta tra York Capital e James Dinan, sceso in campo a titolo personale e con capitali privati nella vicenda. Questa è solo la prima, cruciale distinzione da fare. Leggere l’articolo originale potrebbe essere sufficiente per chiarire i limiti e la reale estensione delle difficoltà del fondo, così come dei variegati rami di investimento a sua disposizione. In caso non bastasse a rendere privo di senso il parallelismo tra le difficoltà di York e il tentato acquisto della Sampdoria, comunque, si potrebbe anche tenere conto del fatto che la vicenda Vialli comprendeva anche un altro socio, quel Knaster persino più forte economicamente dello stesso Dinan. 

    Questo Sampmania comunque non vuole essere né una difesa di un multimilardario americano che non sa neppure della mia esistenza (purtroppo, non mi dispiacerebbe conoscere un tizio ricco come il mare), né un tentativo di spaccare ulteriormente l’ambiente blucerchiato, che già di per sé è bello diviso. Anzi, mi sono dilungato persino troppo su un concetto che desideravo evitare. Piuttosto voleva essere un invito, un buon proposito per il 2020: leggiamo, analizziamo, e informiamoci. Intanto, purtroppo per alcuni o fortunatamente per altri, gli americani non sbarcheranno a Genova, quantomeno nell’immediato, e lo status quo resterà inalterato.  Anche il presidente rimarrà quello attuale, anzi, curiosamente proprio ieri dal Cda la sua figura se mai è uscita rafforzata in poteri e deleghe. Lui sì sarà chiamato a rendere conto - in quanto presidente della Sampdoria - di tutti i problemi connessi alle questioni legate alla liquidità in sede di calciomercato. Non toccherà a Dinan, né a Knaster o a - sigh - Vialli.

    Comunque, caro Babbo Natale, anche 25 punti in Serie A da qua a maggio e un maglione sarebbero ben graditi. Se proprio non riesci con lo spirito critico...
    P.S. Buon Natale a tutti!


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