Soulé: "Ho imparato tanto da Allegri. Lui alla Roma? Ne sapete di più voi... Quando De Rossi è stato esonerato ho pensato..."
Nell'intervista concessa a Il Romanista, l'attaccante argentino ha parlato a 360° del suo rapporto col calcio italiano, dell'apprendistato in maglia bianconera sotto la guida di Massimiliano Allegri e del positivo momento che sta attraversando con quella della Roma. Con la quale, nell'ultimo fine settimana, ha trovato pure il primo goal in un derby. "Ero al Vélez Sarsfield, ma non avevo ancora un contratto, e diverse squadre mi volevano. Tra queste c’erano la Juventus, il Monaco, l’Atletico Madrid. Ma ho subito deciso di venire in Italia, neanche ci ho pensato su", dice Soulé.
Il discorso scivola poi sul tema degli allenatori con cui la sua crescita ha iniziato a prendere forma e ora si sta definendo. Si parte da Allegri e si termina con Ranieri: "Allegri alla Roma? Noi sappiamo meno di voi (ride, ndr)! Da Allegri ho imparato tantissimo, poi sono andato al Frosinone per giocare di più, però sono stato un anno con lui. Il mister voleva che giocassimo molto stretti per non far passare la palla e andare poi. Credo che per lui l’aspetto fondamentale sia quello, poi ti lascia tanta libertà. Penso che i modi di giocare di Allegri e Ranieri siano anche un po’ simili. Anche lui vuole che stiamo chiusi senza far passare la palla, per poi uscire senza rischiare in mezzo. Con me, appena arrivato, si vedeva che sapeva già che mi trovavo in difficoltà. Mi disse: “Ora che sai bene di essere in difficoltà, l’unica cosa che puoi fare è giocare semplice, che poi piano piano ti verranno anche delle cose migliori. Ora devi essere più concreto”.
La sua prima stagione alla Roma – che lo ha acquistato dalla Juventus per oltre 25 milioni di euro più bonus la scorsa estate – non è stata tutta rose e fiori, come racconta a Il Romanista lo stesso Matias Soulé: "Io sono arrivato anche per Daniele De Rossi. Lui è andato via dopo solo quattro partite, e lì è stata dura, perché pensavo: “Mi ha portato Daniele, e ora che succederà?”. Ovviamente sono stato male, non ho pensato fosse stata una scelta sbagliata, ho capito che ci sono dei momenti più difficili in cui non si può mollare”. Chiusura dedicata al suo rapporto col connazionale ed amico Paulo Dybala: "Troppo importante, vive tanto e sente molto il legame con squadra e tifosi. Mi dice sempre di giocare tranquillo e di fare quello che so fare. Lo prendo sempre come esempio, come giocatore e come persona. Stiamo sempre insieme, beviamo sempre il mate: io, Leandro, Angel e Paulo".
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