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  • Sudafrica 2010: Messico, verde speranza

    Sudafrica 2010: Messico, verde speranza

    Verde speranza. Il Messico scommette sui giovani per far sognare i propri tifosi. Dopo un inizio in salita nelle qualificazioni al Mondiale, il paese centro-americano è corso ai ripari esonerando l'allenatore svedese Sven Goran Eriksson che in Sudafrica ci sarà comunque, ma sulla panchina della Costa d'Avorio. A dimostrazione che i tecnici di casa non sempre sono inferiori al fascino del grande nome straniero, Aguirre ha dimenticato l'esonero all'Atletico Madrid e con un tocco di bacchetta magica ha trasformato la squadra che ha inanellato una serie positiva di dodici partite senza sconfitte, utile ad arrivare in Sudafrica. E ora i messicani vengono dati favoriti insieme alla Francia nel gruppo A per passare agli ottavi di finale, traguardo del resto già tagliato nelle ultime quattro edizioni. Il Messico apre le danze del Mondiale: alle ore 16 di venerdì 11 giugno, presso il "Soccer City Stadium" di Johannesburg, gioca la partita inaugurale contro i padroni di casa del Sudafrica. Giovedì 17 giugno c'è la sfida con la Francia a Polokwane, mentre l'ultima gara del girone è in programma martedì 22 giugno a Rustenburg contro l'Uruguay. Per Aguirre si tratta del secondo Mondiale dopo quello in Giappone e Corea nel 2002, quando superò la fase a gironi insieme all'Italia (1-1) prima di fermarsi agli ottavi contro gli Stati Uniti. Il principale merito del ct è quello di aver ridato fiducia a un gruppo che sembrava allo sbando e che invece ha mandato in gol diciotto diversi giocatori nel corso del girone di qualificazione. Aguirre è ripartito facendo quadrato intorno a pochi senatori come il difensore capitano Rafael Marquez del Barcellona, il laterale Carlos Salcido del PSV Eindhoven, il regista Gerardo Torrado e convincendo a tornare in nazionale a 37 anni l'estroso Cuauhtemoc Blanco. Come dimenticare la sua mossa "inventata" a Francia '98 con cui salta tenendo il pallone incollato tra i due piedi? Poco importa che poi la Fifa la abbia bollata come irregolare, resta la genialità. Intorno a questi giocatori d'esperienza sta crescendo la nuova generazione, che sembra molto promettente e infatti nel 2005 in Perù si è laureta campione del mondo Under 17. Ancora più giovani del portiere Guillermo Ochoa e del centrocampista Andres Guardado del Deportivo La Coruna, sono Giovani dos Santos (escluso suo fratellino Jonathan del Barcellona) e altri due attaccanti: Carlos Vela dell'Arsenal e Javier Hernandez, detto "Chicharito" e già acquistato dal Manchester United. CT: Javier Aguirre Portieri: Oscar Perez (Chiapas), Guillermo Ochoa (America), Luis Ernesto Michel (Guadalajara) Difensori: Rafael Marquez (Barcellona), Ricardo Osorio (Stoccarda), Francisco Rodriguez (PSV Eindhoven), Carlos Salcido (PSV Eindhoven), Hector Moreno (AZ Alkmaar), Paul Aguilar (Pachuca), Efrain Juarez (Pumas UNAM), Jonny Magallon (Guadalajara), Jorge Torres Nilo (Atlas) Centrocampisti: Andres Guardado (Deportivo La Coruna), Gerardo Torrado (Cruz Azul), Israel Castro (Pumas UNAM), Giovani Dos Santos (Galatasaray in prestito dal Tottenham) Attaccanti: Pablo Barrera (Pumas UNAM), Adolfo Bautista (Guadalajara), Alberto Medina (Guadalajara), Cuauhtemoc Blanco (Veracruz), Carlos Vela (Arsenal), Javier Hernandez (Manchester United), Guillermo Franco (West Ham) CLICCA QUI PER ACCEDERE ALLA SEZIONE 'SPECIALE MONDIALI'

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