
Da epurato a indispensabile per l'Inter: la nuova vita di Joao Mario
LE DICHIARAZIONI, PRIMA E DOPO - Un passo avanti compiuto soprattutto grazie alla comprensione degli errori commessi in passato, che lo avevano portato a rilasciare interviste poco gradite ai tifosi nerazzurri: «In Italia non torno, non avrebbe senso», aveva spiegato il portoghese al termine di una gara della sua nazionale. Ieri la chiusura del cerchio, il completamento dell’upgrade che si manifesta proprio al termine di una partita del Portogallo: “Quando non giochi molte partite impari qualcosa e adesso cercherò di migliorare ancora per fare bene qui all’Inter. Il mio ruolo? Mi trovo bene da mezzala, ma la cosa più importante è avere sempre il giusto atteggiamento e forse in passato ho sbagliato in questo”.
SE NON SEI LA SOLUZIONE, SEI IL PROBLEMA - Ammissione di colpe e problem solving, il nuovo Joao Mario riparte da qui e dopo l’ottima prestazione offerta contro l’Italia, potrebbe convincere Spalletti ad offrirgli nuovamente una maglia da titolare in vista della sfida contro il Frosinone, che però vedrà fuori causa Marcelo Brozovic, squalificato a causa del rosso rimediato a Bergamo. Il tecnico toscano pensa alle alternative, a sostituire il croato dovrebbe essere Borja Valero, accanto a lui Joao Mario e probabilmente Nainggolan, nel caso il Ninja recuperasse la piena forma fisica. Insomma, in meno di un mese Joao Mario potrebbe essere riuscito a scavalcare molte posizioni nelle gerarchie di Spalletti, sopravanzando a Gagliardini e Vecino. C’est la vie, c’est le football.
