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  • Agnelli non ci sta: 'Attacco alla Juve, dittatori'. La Figc replica: inaccettabile

    Agnelli non ci sta: 'Attacco alla Juve, dittatori'. La Figc replica: inaccettabile

    La FIGC e i suoi Organi operano con correttezza nel pieno rispetto delle norme statutarie che garantiscono l’indipendenza e l’autonomia della Giustizia Sportiva così come disciplinata dall’Ordinamento Sportivo Nazionale: le valutazioni del Presidente della Juventus Andrea Agnelli non sono accettabili e vanno al di là di un legittimo esercizio del diritto di critica. Contrastano peraltro con le dichiarazioni  (rilasciate in data 26 luglio attraverso il sito della Società)  nelle quali la naturale amarezza per i deferimenti già intervenuti era - nelle parole dello stesso Agnelli - “mitigata dalla consapevolezza che le regole del processo sportivo arriveranno a fare chiarezza nel corso di questa partita che si svolge innanzi a vari gradi di giudizio”.

    (Figc.it)
     

    17:00 Calcioscommesse: Antonio Conte non chiede un altro patteggiamento e va a processo. Il procuratore della Figc, Stefano Palazzi, chiede un anno e 3 mesi di squalifica. Immediata, sul sito della Juventus, arriva la replica di Andrea Agnelli, presidente della società bianconera
     
    "Constato che la Federazione Italiana Giuoco Calcio e la sua giustizia sportiva continuano a operarefuori da ogni logica di diritto e di correttezza sostanziale.
     
    Per molto tempo e con grande senso di responsabilità la Juventus e i suoi tesserati hanno mantenuto un atteggiamento sereno e coerente rispetto alle Istituzioni e rispetto ad atteggiamenti che, fin da subito, suggerivano che fosse in atto un nuovo attacco ai suoi danni e ai danni dei suoi tesserati.
     
    Le risultanze dei vari deferimenti dimostrano enormi contraddizioni e volgono alla tutela esclusivamente di chi gli illeciti li ha commessi. Questo è paradossalee non può essere accettato.
     
    La decisione di ieri della Commissione Disciplinare Nazionale della FIGC, che ha opposto un non motivato rifiuto al patteggiamento già ponderato esottoscritto dal Procuratore Federale, è la testimonianza della totale inadeguatezza del sistema giuridico sportivo e della Federazione in seno a cui opera. Rilevo nuovamente l'incapacità di interpretare le moderne esigenze del professionismo di alto livello. Anche avendo scelto, contro ogni istinto di giustizia e con una logica di puro compromesso, la strada del patteggiamento per poter limitarei danni di una giustizia sportiva vetusta e contraddittoria, ci si scontra con un sistema dittatoriale che priva le Società e i suoi tesserati di qualsivoglia diritto alla difesa e all’onorabilità.
     
    La rispettabilità dei singoli è messa a repentaglio ed è quindi a loro che spetta la parola finale sulle decisioni da assumere, con la consapevolezza che la Juventus li sosterrà in tutti i gradi di giudizio.
     
    Sarà una stagione complessa ed impegnativa, ma la concentrazione sulle prestazioni in campo della Squadra da parte di tutto il nostro ambiente rimane alta con l'obiettivo di confermarci vincenti a maggio 2013". 
     

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