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Chievomania: un carattere da vincente
Cinismo, appunto, sembra la parola che ora descrive meglio questo bel Chievo. Se dobbiamo analizzare nei dettagli la gara contro il Pescara, bisogna ammettere che è stato un processo graduale, visto che nel primo tempo, nonostante le grandi occasione concesse dagli avversari, non si era avuto il sangue freddo necessario per finalizzare e chiudere presto la partita. La cosa più importante però, è nata proprio da questo: prendere coscienza del potenziale e imparare dai propri sbagli. Qui entra in gioco anche la figura pluri-elogiata di mister Maran, che negli spogliatoi ha infuso quella carica che ha permesso agli undici in campo di credere nelle proprie possibilità e diventare dei freddi "cecchini". Così ecco che al 31' del secondo tempo, Memushaj perde palla e Birsa, approfittando dell'ingenuità del giocatore pescarese, serve Meggiorini, il quale appena entrato, non perdona e fredda Bizzarri con un dribbling per poi depositare in rete il pallone. Nove minuti più tardi poi il Chievo chiude il match: altro pallone perso dal pescara e micidiale ripartenza di Castro, che involandosi verso la porta, serve Inglese, la cui conclusione non lascia scampo a Bizzarri.
Insomma, questa è una bella storia che continua e ora non si ha paura a dire che questa squadra sta maturando un carattere da vincente. Il capitombolo di Napoli era una caduta che poteva sicuramente starci, ma l'importante era ripartire e così è stato. Il campionato di certo è ancora lungo, ma questa caratteristica sopracitata, ovvero di imparare sempre di più dagli errori e diventare sempre più cinici, non può che portare ad ottimi traguardi. Spazio ora al big match contro il Milan al Bentegodi, un occasione per dimostrare a tutti di che pasta è fatto questo ChievoVerona.