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    De Rossi: 'Alla Roma non c'è aria di smobilitazione. Lukaku? Siamo tutti in discussione. Dybala sta bene'

    De Rossi: 'Alla Roma non c'è aria di smobilitazione. Lukaku? Siamo tutti in discussione. Dybala sta bene'

    Cinque vittorie in sei partite e la zona Champions che si avvicina. La Roma domani giocherà a Monza in attesa dello scontro diretto tra Bologna e Atalanta. Queste le parole rilasciate da Daniele De Rossi in conferenza stampa alla vigilia del match 

    Chi sono i recuperati dall'infermeria?
    "Stanno tutti bene, a parte Karsdorp che non sarà con noi per un fastidio al ginocchio. Niente di grave, ma ha bisogno di una gestione più lunga. La gestione è molto semplice. Quando hai tanti giocatori bravi metti i giocatori che possono farti vincere la partita, se qualcuno è stanco lo cambi. Da quel punto di vista sono molto tranquillo".

    Che tipo di gestione sarà fatta per Dybala? 
    "Sta bene, non so quante volte abbia fatto 110 minuti e poi 90 dopo tre giorni. Dobbiamo essere contenti, è un discorso psicofisico. Dopo una tripletta qualche acciacco risulta meno fastidioso. Ma per lui come per gli altri posso essere soddisfatto delle loro condizioni". 



    Domani De Rossi contro Palladino, due tecnici giovani. Il Monza giocherà con il 3-4-2-1: come se lo aspetta? 
    "Due-tre settimane fa ti avrei detto che avrebbero giocato con il 3-4-2-1, ma hanno cambiato ultimamente con ottimi risultati. Ma bisogna essere pronti a difendere contro una squadra che crea a tre o a quattro. Siamo pronti a tutto, lui è un allenatore che stimo particolarmente, ci siamo sentiti di recente. Ci è scoppiata questa cosa in mano, lui è un allenatore bravo e sta gestendo tutto in maniera brillante. Il futuro è dalla sua, domani proveremo a batterlo”.

    Anche se non le piacciono i paragoni, si può dire che la Roma è più famiglia di ieri?
     “Io non lo so come era ieri. Qualcuno mi ha raccontato qualcosa, ma non è il mio lavoro. Non cerco di fare cose diverse rispetto al passato, cerco di gestire. Non era molto diverso quando gestivo lo spogliatoio da capitano o senatore che cerca di dare una mano ai giovani. Ci sono scelte diverse da fare, quando sei capitano sei amico di tutti ma quando sei allenatore lo sei ma devi mandarne in panchina 15-16, qualcuno magari ti guarda con l’occhio storto. Hai parlato di famiglia, se non lo siamo stiamo andando in quella direzione. Per me dà una grande mano ai risultati di una squadra, è quello il modo di vivere lo spogliatoio. Magari si resta un’ora di più e non si scappa subito a casa. I calciatori devono essere felici di venire al campo a faticare, di fare un lavoro fisico perfetto. È uno scambio alla pari. È faticoso, stai davanti al pc tutto il giorno, siamo qui dalla mattina alla sera, ma stiamo bene. Loro sanno che devono venire a fare il loro lavoro, anche se in un ambiente famigliare, altrimenti il nostro atteggiamento dovrebbe cambiare”.

    La tripletta di Dybala col 3-5-2 è stata solo una casualità? Lukaku per la prima volta è stato messo in discussione ma è entrato molto bene, a che punto è?
    "Ha fatto gol su rigore, uno da 30 metri e uno su un inserimento dei suoi: non c'è nulla di tattico che gli permetta di fare questo, è soltanto una casualità il cambio del modulo. Romelu messo in discussione non so cosa intendi, tutti siamo messi in discussione, io per primo. A volte le scelte sono in funzione del rendimento, altre perché magari ha giocato cento partite per 90 minuti...la condizione di Lukaku è quella di un giocatore che entra, fa a spallate con tutti e corre come un matto". 



    Lei ha creato una bolla sportiva, attorno a lei però sembra esserci una situazione da lavori in corso. Percepisce questa area di smobilitazione?
    "No, siamo bravi noi ed è brava la società a metterci a disposizione tutta questa serenità. I risultati ci stanno aiutando, io mi devo interfacciare con la mia società, con Lina, con Maurizio, quelli che sono ora, se alzo il telefono, fusi orari permettendo, posso parlare con Ryan e Dan e sono stati sempre a disposizione. Noi dobbiamo concentrarci sui risultati, l'atmosfera a me sembra molto positiva, non credo stiano succedendo tante cose diverse da quelle che succedono in altri club". 

    Smalling può essere impiegato a 4 o deve sistemare ancora qualcosina?
    "Magari è solo una premura esagerata mia, magari avrebbe fatto ancora meglio a 4. È solo che quando non giochi da molto non sei abituato a certe scalate, a certi spazi e la mia idea era mettergli due cani da guardia ai lati che lo facessero stare comodo. In futuro sarà un giocatore molto importante per noi a prescindere dallo schieramento". 

    Paredes giocherà domani? È ancora più al centro, è migliorato in alcuni posizionamenti come diceva?
    "Non perdiamo neanche tempo a parlare della gestione del pallone anche se gli sto chiedendo cose diverse rispetto a quelle che erano state le sue abitudini. È un giocatore intelligente, lo è anche in non possesso dove però era troppo istintivo. Avevo compagni che prendevano bei voti perché facevano 10 scivolate e recuperavano 4 palloni, io magari ne facevo una ma altre volte, temporeggiando, permettevo ai miei compagni di recuperare. Difensori e centrocampisti devono essere riflessivi secondo me". 



    Ci sono cinque centrali per due ruoli, e almeno quattro si sentono titolari. Immaginare Mancini da tre e mezzo può essere una ipotesi? 
    Tutti e cinque si sentono potenziali titolari, te lo assicuro. Comunque sì, perché no? Mancini ha il calcio in testa, con Fonseca ha fatto partite eccezionali da centrocampista. Sa fare tutto, sono contento di lui, è una questione di scelte. Abbiamo tanti giocatori, anche Angelino può giocare a destra con attitudini diverse. Mancini può farlo, avendo uno come lui l’ideale sarebbe avere uno coi piedi sulla linea che faccia l’ala pura. Da quella parte abbiamo Baldanzi e Dybala che sono più trequartisti, dall’altra parte c’è El Shaarawy che potrebbe permetterci magari di giocare con un centrale prestato alla fascia. Sono tutte scelte di partita in partita. L’allenatore migliore al mondo, Guardiola, ha fatto finali di Champions con centrali di difesa sulla fascia”.

    Dopo 120 minuti col Feyenorod il Torino era brutto da affrontare, il Monza è lo stesso. Spinge molto sulle fasce, dove la Roma subisce tanto: come comportarsi?
     “È una squadra sempre difficile da affrontare, anche all’andata in 10 fece una grande partita, ha battuto il Milan e fa soffrire le big. Sanno giocare a calcio, sono meno aggressivi di Torino e Atalanta, ma vengono dallo stesso albero genealogico. Magari presseranno di più perché hanno visto che col Torino abbiamo sofferto, dobbiamo essere preparati a ogni evenienza. Importante è la gestione del cross prima che parta, ad esempio sul gol di Zapata dove la Roma ha difeso bene in area. Uno che salta così in alto, frusta la palla e segna, ci fa sembrare che abbiamo fatto male. Magari un supporto maggiore ad Angelino su Bellanova poteva aiutarci a metterci meglio. Poi i cross si subiscono nel calcio”.
     

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