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  • Dal poker alla Juve ai gol di Iago Aspas: il Celta spaventa di nuovo l'Europa

    Dal poker alla Juve ai gol di Iago Aspas: il Celta spaventa di nuovo l'Europa

    • Alessio Salerio
    E' trascorsa esattamente una settimana dal 17° anniversario di una delle disfatte più incredibili della storia europea della Juventus, sconfitta per 4-0 a Vigo dopo la vittoria di misura maturata a Torino. Era ancora Coppa Uefa ed il Celta ne era protagonista abitudinaria, tanto da raggiungere i quarti di finale per tre anni consecutivi, tra il 1999 ed il 2001, pur senza mai raggiungere il turno successivo. Fu l'ultimo viaggio tra le migliori otto in una competizione europea, ma l'apice venne toccato tre stagioni più tardi in Champions League, con la vittoria a San Siro contro il Milan che valse il secondo posto nel girone e la qualificazione agli ottavi, dove l'Arsenal frustrò le ambizioni iberiche. Ambizioni che, nella medesima stagione, subirono un assoluto tracollo nella Liga, tanto che il Celta finì in Segunda Division. Tornato in Primera, tornato in Coppa UEFA, la gioia del Celta, però, durò fino al 2007, quando arrivò una seconda retrocessione, ben più dolorosa, perché fino al 2012 non riuscì più a risalire la categoria. 
    TRA PASSATO... - Poi un triennio in crescita e la qualificazione in Europa League grazie al sesto posto dell'anno passato. I gironi passati al secondo posto dietro l'Ajax, l'impresa ai supplementari contro lo Shakthar Donetsk nei sedicesimi e la doppia vittoria contro il Krasnodar a far tornare il passato alla memoria. Il poker alla Juve venne servito da una squadra intrisa di talento, a partire da quel Claude Makélélé che siglò il vantaggio immediato dopo appena un minuto di gioco. Il duo russo composto da Valerij Karpin e Aleksandr Mostovoj, rimasto unico superstite insieme a Sergio nell'impresa di Champions qualche anno più tardi, conduceva le danze in attacco insieme a quel Benni McCarthy poi eroe dell'"assurda" vittoria del Porto nella coppa dalle grandi orecchie nello stesso 2003/04. Dalla panchina entrò anche Iomar do Nascimento, in arte Mazinho, ex di Lecce e Fiorentina e padre Thiago Alcantara e Rafinha. 
    ... E PRESENTE - Oggi la rinascita passa da Iago Aspas, tornato nella città natale dopo due stagioni passate inseguendo il sogno Liverpool, salvo finire al Siviglia l'anno successivo. L'attaccante è il simbolo di uno dei settori giovanili più rispettati di Spagna, che ha formato anche il terzino sinistro Jonny ed il portiere Sergio Alvarez, il più giovane capitano della Liga con i suoi 25 anni. Quando non gioca Hugo Mallo, terzino destro di un solo anno più vecchio, ma con 201 presenze nel club alle spalle. Nel reparto arretrato anche una vecchia conoscenza del calcio italiano, Facundo Roncaglia, che ha ritrovato Giuseppe Rossi, ex compagno di squadra alla Fiorentina. I due non hanno trovato lo spazio che ci si aspettava, soprattutto l'attaccante classe '87, che comunque ha siglato 3 gol nelle 20 presenze stagionali. Quando si tratta di offendere, insieme a Iago Aspas, il leader è John Guidetti. Considerato un talento cristallino nei primi anni da professionista, quando arrivò appena 19enne al Manchester City di Mario Balotelli, Carlos Tevez ed Edin Dzeko, è andato perdendosi nei vari prestiti lontano dai Citizens. Al Celta sembra, però, aver ritrovato la propria identità.

    Ora che l'ostacolo Krasnodar è stato superato, si attende l'esito del sorteggio per scoprire la prossima avversaria. A Vigo l'Europa ha un sapore speciale ed oggi festeggia uno storico ritorno ai quarti di finale. Per non fermarsi qui e provare ad inseguire un sogno messo in un cassetto 16 anni fa.

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