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  • Jacobelli: solo Totti può resistere a questa grande Juve campione d'inverno

    Jacobelli: solo Totti può resistere a questa grande Juve campione d'inverno

    Mai pensare che la Juve sia cotta, perchè questa Juve è irriducibile. Talmente irriducibile da andare a vincere a Napoli, dove non passava da quattordici anni e  quattro mesi, pur avendo  pareggiato cinque delle sei partite che avevano preceduto la sfida del San Paolo, perdendo la sesta proprio contro i partenopei a Doha. Il capolavoro di Pogba, la zampata di Caceres, al rientro dopo tre mesi e il missile di Vidal in pieno recupero, hanno reso didascalico il pareggio di Britos, in una serata in cui la forza del collettivo bianconero ha schiantato l’inconcludenza rivale. De Laurentiis ha attaccato Tagliavento e il battaglione di assistenti e addizionali per non avere visto il fuorigioco di Caceres. Bravo. Ma quando si parla di tecnoogia e di moviol,a in campo, De Laurentiis e gli altri presidenti in Lega che cosa fanno?

    Per Allegri, questo 3-1 è un trionfo assoluto, oltre che la rivincita della finale di Doha: con un turno d'anticipo la Juve è campione d'inverno, il vantaggio sulla Roma è tornato a +3, la Lazio terza è staccata di 12 punti, Napoli e Genoa quarti sono a -13. Soltanto un fuoriclasse si oppone allo strapotere dei campioni.  E quando uno si chiama Francesco Totti e a 38 anni gioca il derby n.40, segna 11 gol nei derby, diventa il capocannoniere dei derby, ha il diritto di firmare anche il selfie derby. Soprattutto, se con la spettacolare prodezza volante, già consegnata alla storia di questo campionato, riagguanta per la seconda volta la Lazio, sempre più consapevole della propria forza. 
    La sfida di Roma è stata avvincente e ricca di emozioni sul terreno dell’Olimpico, dove ancora una volta ha brillato il talento di Felipe Anderson; alquanto squallida all’esterno. Vicino allo stadio, la questura di Roma ha trovato un’auto sulla quale c’erano 6 molotov, 18 bombe carta, un coltello a serramanico e un martello di grosse dimensioni.  Prima e dopo il derby, alcuni tifosi incappucciati hanno lanciato petardi e bombe carta. La polizia ha risposto con i lacrimogeni. Ora siamo curiosi di sapere quali provvedimenti l’eccellentissimo ministro del’Interno  Angiolino Alfano intenda prendere visto che ha vietato le trasferte per tre mesi ai tifosi dell’Atalanta dopo gli incidenti del 22 novembre a Bergamo e che Atalanta-Chevo è stata la quarta partita casalinga consecutiva interdetta ai tifosi nerazzurri sprovvisti di tessera del tifoso. Scommettiamo che non succederà nulla? 
    Per il terzo posto, intanto, la bagarre non finisce mai. Rialza la testa la Samp, cadono il Genoa e il Palermo, frena il Milan, salgono Inter e Fiorentina che ha interrotto la corsa del Palermo con lo spettacolare 4-3 del Franchi. Galvanizzata dall’effetto Podolski e Shaqiri, anche se il secondo non ha giocato, l’Inter ha liquidato il Genoa che ha perso 3 delle ultime 4 partite e a San Siro è caduta sotto i colpi di Palacio, Icardi  e del redivivo Vidic. Eder invece ha rasserenato la Samp caduta male a Roma la sera prima dell’Epifania, mentre Muriel è il primo vero colpo di Ferrero che vuole anche Eto’o. Campionato e mercato s’intrecciano senza sosta sino al 2 febbraio e non potrebbe essere altrimenti.
    Prendete il Milan, per esempio: dopo il fiasco Torres, ha riportato Cerci in Italia, ma l’ex granata non ha potuto giocare contro il Toro perchè, ridotto in dieci a causa dell’espulsione di De Sciglio, Inzaghi ha optato per un catenaccio  che avrebbe fatto sorridere Rocco, tenendo fuori anche El Shaarawy e Pazzini per inserire Alex. Erano anni che non si vedeva un Milan così brutto, rinunciatario, difensivista e pasticcione con l’aggravante che a qualcuno come Mntari sono saltati pure i nervi.
    Ciononostante, Glik gli ha segnato il quinto gol personale e l’ottavo che il MiIan ha incassato su calcio piazzato dei 21 presi sinora: il 38% delle reti complessive al passivo, la percentuale più alta della serie A. La Roma, intanto, ha dichiarato Destro incedibile con tanti saluti a Galliani che aveva proposto Pazzini in cambio. E meno male che Menez continua a segnare ed è arrivato a 9 gol. Ma a questo MiIan manca tanto uno come Pirlo, scaricato tre anni e mezzo fa e mai abbastanza rimpianto dai tifosi.
    In coda, preziosi i successi di Verona e Cagliari (prima vittoria per Zola), mentre Cesena e Parma scivolano a 8 punti dall’Atalanta, quart’ultima dopo i disastri di Peruzzo. Per salvarsi bisonga essere anche più forti degli arbitri inetti.

    Xavier Jacobelli
    Direttore Editoriale www.calciomercato.com
     


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