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  • Juvemania: c'è solo Conte

    Juvemania: c'è solo Conte

    • Gianluca Minchiotti

     

     
    La Juventus 'scarica' Antonio Conte o Antonio Conte 'scarica' la Juventus?​ E' la domanda che viene spontanea, dopo le indiscrezioni che riferiscono dell'intenzione del tecnico di avvalersi, a partire dal secondo grado di giudizio del processo sportivo sul calcioscommesse, di nuovi legali (si fa il nome dell'avvocato Giulia Bongiorno), diversi da quelli del club bianconero, che lo hanno difeso di fronte alla Commissione disciplinare coadiuvando il suo avvocato storico, Antonio De Rensis. Fra le due ipotesi di cui sopra, chi scrive propende più per la seconda: a rigor di logica, un Conte deluso prima dal'idea del patteggiamento (un'idea della società che non lo ha mai convinto del tutto) e poi scottato dal no al patteggiamento e dalla pesante richiesta di squalifica (15 mesi), avrebbe tutto il diritto (e tutte le ragioni) nel volersi avvalere di nuovi difensori nel prosieguo dell'iter giudiziario (sempre che non venga assolto in primo grado, visto che comunque vale sempre la presunzione di innocenza).
     
    Da qui però a sostenere che anche le strade a livello sportivo fra la Juventus e Conte stiano per separarsi, ipotesi ventilata oggi da Repubblica e dal Corriere dello Sport, ne deve passare di acqua sotto i ponti, tanta acqua quanta ce n'è fra l'Italia e Pechino, dove sabato si disputerà la Supercoppa italiana fra i bianconeri e il Napoli. I motivi sono semplici: 1) questa Juventus è stata plasmata a livello tecnico e caratteriale sulla figura di Conte, e nessun altro potrebbe facilmente 'saltare in corsa sulla panchina del vincitore', da Cesare Prandelli in giù; 2) anche il mercato portato avanti fino a questo momento da Beppe Marotta e Fabio Paratici è stato concordato in tutto e per tutto con il tecnico; 3) dopo le disastrose annate 2009-10 e 2010-11, la Juventus si è riscoperta squadra in tutto e per tutto, dal presidente Andrea Agnelli all'ultimo dei magazzinieri. E in questo senso, la presenza in panchina di Massimo Carrera, collaboratore di Conte, ha molto più senso dell'eventuale nomina di un nuovo allenatore. Meglio continuare a fare lo stesso lavoro a Vinovo in settimana con Conte e poi mettere Carrera in panchina in partita, piuttosto che cambiare di nuovo tutto (metodi, preparazione e mentalità) con un nuovo tecnico, anche nel caso di una lunga squalifica per Conte.
     
    Di tutto questo (dell'unicità, della forza e delle prospettive dell'attuale progetto Juventus), ne sono consapevoli sia la società bianconera che lo stesso Conte. Ed è per questo che la notizia di una possibile sportiva fra il tecnico salentino e i bianconeri (che correttamente abbiamo riportato, citando la fonte, in un'altra sezione del sito), ci sembra davvero molto lontana dalla realtà. Pensare poi che un combattente come Conte possa addirittura dare le dimissioni, a chi scrive sembra davvero una cosa dell'altro mondo...

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