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  • Parma, Oosterwolde a CM: 'Cresco col Parma e studio Theo Hernandez. Il sogno? La Premier League'
Parma, Oosterwolde a CM: 'Cresco col Parma e studio Theo Hernandez. Il sogno? La Premier League'

Parma, Oosterwolde a CM: 'Cresco col Parma e studio Theo Hernandez. Il sogno? La Premier League'

  • Francesco Guerrieri
Per capire le potenzialità di Jayden Oosterwolde (foto Parma Calcio) bisogna vedere il gol contro la Reggina: una cavalcata di 65 metri in 8 secondi. Palla tra i piedi, turbo sotto le scarpe e via, box to box. Se la ride Fabio Pecchia, che al terzino classe 2001 non rinuncerebbe per nulla al mondo: è il terzo giocatore più utilizzato nella rosa del Parma, ha saltato solo la gara col Como per squalifica. Preso dal Twente in prestito a febbraio scorso e poi riscattato in estate per 3 milioni, la prima intervista in Italia fila liscia come l'olio. Jayden guarda indietro e si vede migliorato: "Molto, soprattutto nella parte difensiva - racconta a Calciomercato.com - qui si lavora tanto sulla tattica; molto più che in Olanda dove invece ci si concentra sulla tecnica".

Chi è il compagno che ti dà più consigli?
“Non ne ho uno in particolare, ci aiutiamo tutti uno con l'altro. Siamo un gruppo unito, quindi impariamo gli uni dagli altri”.

Sei il terzo giocatore più utilizzato da Pecchia dopo Delprato e Vazquez.
“Sì, ho visto questo dato la scorsa settimana. Quando sono arrivato a febbraio non ho giocato molto, quindi oggi sono felice di essermi migliorato e giocare quasi tutte le partite”.

È vero che dalla nazionale indonesiana ti hanno scritto anche su Instagram per convincerti ad accettare la chiamata?
“Sì, è vero. Quando giocavo in Olanda mi chiesero anche di giocare per loro. È un onore che mi abbiano cercato, ma ora sono concentrato sull’Olanda perché è la nazione in cui sono nato”.

A ottobre il primo gol con il Parma: sei il primo olandese ad aver segnato in 109 anni di storia del club.
"L'ho visto e sono molto contento di aver raggiunto questo traguardo. Spero ne arrivino tanti altri in futuro".

In quella cavalcata di 65 metri in 8 secondi contro la Reggina Bonny stava urlando per chiederti di passargliela.
“Quando riparti in due contro uno è normale che il compagno chieda il pallone, ma avevo visto un'opportunità per calciare e sono contento sia andata così".

Chi era il tuo modello da bambino?
"Non ne avevo uno, però ricordo quando mio padre mi portava a vedere le partite dell'Ajax. E' la squadra per la quale ho sempre fatto il tifo e che mi ha ispirato a diventare un calciatore".

E oggi a chi ti ispiri?
"Mi piacciono Hakimi, Hernandez, Davies”.

Chi è l'attaccante che non vorresti mai marcare?
“Quando sono in campo non mi interessa chi ho davanti, non voglio che nessuno faccia gol”.

Quante partite guardi in TV?
“Un sacco, davvero tante. Ma non chiedermi il numero, non saprei quantificarle”.

Campionato preferito?
“La Premier League”.

Una squadra dove vorresti giocare?
“Una delle top sei in Inghilterra”.

Quest'anno anche gli osservatori del Sassuolo sono venuti a studiarti da vicino. Che effetto fa?
"Nessuno. Io continuo a giocare e fare del mio meglio, per il resto lascio gestire quelli aspetti ai miei agenti della Stellar Group".

Hobby fuori dal campo?
“I videogiochi e il padel. Sto bene anche in famiglia e con gli amici”.

Piatto preferito della cucina italiana?
“La pasta, naturalmente".

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