Parmamania: a testa alta e tutti uniti
Il Parma fa gruppo, lo ha sempre fatto nello spogliatoio coeso, lo fa ora con una città che non vuole lasciare sola la squadra. si mette a testuggine e aspetta tutti al varco, che si vinca o che si perda, l'importante è finire il campionato con dignità e professionalità, con onore, anche senza la gloria sportiva, perché quella è salva da tempo, anche senza i risultati.
L'ultimo posto in classifica non affossa le emozioni dei calciatori e di quei pochi rimasti in società, loro si sono dimostrati veri uomini e, al di là della becera retorica, non hanno abbandonato la felice in brandelli. Assolutamente, sono rimasti sulla nave finché non hanno visto quel pezzo di terra su cui attraccare. Che ancora non si vede benissimo, speriamo non sia un miraggio, sperando che prima o poi ci si possa arrivare a toccarlo con mano e ripartire da li.
A testa alta, come vuole finire il Parma, con l'onda positiva rappresentata dalla spinta di un tifo che non li ha mai mollato, nonostante tutto quello che il Parma in questi mesi ha passato. Sballottato da un presidente all'altro, da un Manenti all'altro, il viaggiatore ha dimostrato di voler resistere alla spuma della tempesta senza voler affogare, senza inchinarsi e risorgendo, in parte. In attesa della resurrezione completa, Lucarelli e compagni non mollano, vanno avanti a testa alta.