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  • Petrachi-Cairo, braccio di ferro tra risarcimenti e squalifiche: una lite da 600 mila euro

    Petrachi-Cairo, braccio di ferro tra risarcimenti e squalifiche: una lite da 600 mila euro

    Sembrava essere molto più semplice l'addio di Petrachi dal Torino. L'attuale direttore sportivo granata, promesse sposo della Roma, sta ancora aspettando di ufficializzare il suo passaggio nella Capitale, trattenuto da Urbano Cairo. Il presidente del Toro, infatti, è tutt'altro che ben disposto a lasciare andare il suo dirigente. Il contratto di Petrachi scade nel giugno 2020, ma il ds contava di interrompere anticipatamente il rapporto attraverso una semplice lettera di dimissioni. Dimissioni, però, che vanno accettate anche dal numero uno granata. Nelle ultime ore sono spuntati video del direttore del Toro insieme a Fienga, ad della Roma. Il regolamento vieta di lavorare per due società contemporaneamente: un caso capitato, nel 2006, a Sartori. Ai tempi, l'ex ds del Chievo firmò per Cairo, salvo poi decidere di rinnovare con Campedelli. Inevitabile per Sartori la squalifica, quando la Lega scoprì di avere due contratti depositati.

    LITE TRA RISARCIMENTI E SCUSE - Nessuno può confermare al 100% che Petrachi sia già al lavoro per la Roma, ma i dubbi restano: e nel caso, come riporta l'edizione odierna di Tuttosport, Cairo sarebbe pronto a denunciarlo alla Procura federale. Intanto, il presidente granata pretende scuse e risarcimenti: dalla Roma potrebbe arrivare l'attaccante della Primavera Cangiano, mentre il ds potrebbe rinunciare a tre mesi di mensilità e al Tfr fin qui maturato. Un giro d'affari da 600.000 euro, per un braccio di ferro destinato a durare

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