Pippo Marra: 'Ignoro il futuro della Roma'
'Ancora ignoro quale sia il progetto per il futuro'. Parole pesanti. Pronunciate da Giuseppe Marra, consigliere dell'As Roma. Il fatto che sia un personaggio interno alla proprietà a offuscare il futuro della stessa società, ha del clamoroso. Ma Marra non è nuovo a queste uscite: già nel 2008 scrisse una lettera ai tifosi romanisti etichettando Soros come 'uno squalo travestito da sirena' e secondo quanto dichiarò Joe Tacopina (l'attuale vicepresidente della Roma) al sito laroma24.it il 14 luglio del 2009 'dietro alla e-mail inviata a Unicredit circa un'offerta di 400 milioni di euro da parte di un acquirente arabo, c'era proprio Marra. Un evento decisivo per il mancato accordo con Soros'. Marra è un personaggio legato a Rosella Sensi e ora spalleggiato da Unicredit, attuale socio di minoranza deluso dalla stagione sportiva.
Marra nella nota emessa da Adnkronos si addentra, infatti, anche in vicende tecniche: 'Da un certo letargo si debba anzitutto risvegliare lo spirito di una squadra e di una comunità. E per spirito intendo la volontà di tornare a essere una speranza plausibile e non un’illusione spesso affidata a una comunicazione criptica, nel senso che non si comprende chi intende scendere e chi restare a bordo, e in che misura si voglia investire in nuove risorse umane, tecniche e finanziarie per puntare a traguardi entusiasmanti'.
Il riferimento a Jim Pallotta, Luis Enrique e a Franco Baldini è quanto mai chiaro. E proprio il dg, ora, è chiamato a rispondere alle sue insinuazioni. Non ai media, come scorrettamente ha agito Marra, ma all'interno del club: l'occasione giusta sarà il prossimo 15 maggio in occasione del Cda che delibererà l'aumento di capitale. Chiedere le dimissioni di Marra sarebbe un intervento più che lecito. Da Soros a Pallotta, gli statunitensi pare non gli siano molto simpatici...