Polemica per il caldo al Mondiale per Club: da Luis Enrique al Palmeiras
Il Mondiale per Club è iniziato da poco più di 24 ore - in cui si sono disputate le prime 5 partite del torneo iridato alla prima edizione con questo format - e già non mancano le polemiche da parte di giocatori e di allenatori. Il motivo è sempre lo stesso: troppo caldo e temperature troppo alte, soprattutto nelle gare disputate attorno all'ora di pranzo negli Stati Uniti per favorirne la visione nel Vecchio Continente: come nel caso della sfida tra i neo-Campioni d'Europa del Paris Saint-Germain e l'Atletico Madrid, terminata 4-0 per i parigini che, nell'afa di Pasadena, si sono imposti con le reti di Fabian Ruiz, Vitinha, Mayulu e Lee.
LUIS ENRIQUE - Proprio l'allenatore del PSG Luis Enrique ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria contro i Colchoneros arrivata in condizioni climatiche davvero complicate, con una temperatura di oltre 30 gradi e un'umidità che si aggirava attorno al 60%: "Giocare alle 12 va sicuramente bene per l'Europa, ma i giocatori soffrono queste temperature. La partita è stata chiaramente condizionata dal caldo".
NIENTE SCUSE - Delle difficoltà affrontate al Rose Bowl Stadium di Pasadena ha parlato anche il giocatore dell'Atletico Madrid Marcos Llorente, che ha giocato tutti i 90 minuti contro il Paris Saint-Germain: "Giocare con questo caldo è impossibile, non riuscivo nè a fermarmi nè a ripartire. C'è un'afa terribile, ho male ovunque, persino alle unghie. Non è una scusa, siamo tutti nelle stesse condizioni".
PALMEIRAS - Sul tema si è espresso, con un pizzico di ironia, anche il tecnico del Palmeiras Abel Ferreira dopo che la formazione brasiliana ha pareggiato 0-0 la gara d'esordio contro il Porto al MetLife Stadium nel New Jersey, dove ha iniziato a piovere solo nella seconda parte della sfida: "Non so chi sia il santo patrono della pioggia, ma dopo che ha piovuto siamo riusciti a giocare meglio". Tra le fila del Verdão sono arrivate lamentele anche lato giocatori, come dalla stellina classe 2007 Estevao: "Penso che il campo avrebbe dovuto essere irrigato un po' di più perché la palla rotolava lentamente e questo influenza il ritmo della partita. È stato così per noi e per il Porto. Quando ha iniziato a piovere, la palla rotolava un po' più velocemente".
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