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  • Real Madrid, Ancelotti ai titoli di coda. Un emissario del Brasile al "Bernabeu" e spunta la data dell'addio

    Real Madrid, Ancelotti ai titoli di coda. Un emissario del Brasile al "Bernabeu" e spunta la data dell'addio

    Una foto che diventa notizia. E che, inevitabilmente, animerà i dibattiti attorno al Real Madrid e al futuro di Carlo Ancelotti da qui alle prossime settimane. Quelle nelle quali la dirigenza del club spagnolo dovrà profondamente interrogarsi sulla propria volontà per ricostruire dopo la batosta per mano dell'Arsenal, ma dovrà tenere conto pure di quella dell'allenatore italiano, che formalmente sarebbe sotto contratto fino a giugno 2026. Che, per natura e per il profondo rispetto e la gratitudine che nutre verso la società che gli ha consentito di vincere e rivincere a più riprese, non sarà mai quello che sbatterà la porta prima di andarsene. Questa volta per sempre. Eppure, e qui torniamo alla famosa foto, la presenza sugli spalti del “Bernabeu” di Diego Fernandes non è di quelle destinate a passare inosservate.

    Per chi non lo sapesse, si tratta di un noto uomo d'affari brasiliano che, pur senza avere alcun incarico ufficiale nella Federcalcio del Paese sudamericano, vanta legami e relazioni molto forti con le persone che contano. E che da qualche settimana hanno ricominciato a spingere con forza verso la soluzione di Carlo Ancelotti come nuovo commissario tecnico della Seleçao. Reduce dalla scoppola per mano dell'Argentina nell'ultima partita di qualificazione ai prossimi Mondiali e alla disperata ricerca di un nome di grande spessore per tornare a recitare un ruolo all'altezza della propria fama. Secondo Marca, il fatto che Diego Fernandes si trovi a Madrid in questi giorni non è affatto casuale. Nella conferenza stampa post-Arsenal, Carlo Ancelotti non ha voluto parlare di mercato e del suo destino, che per molti era profondamente collegato al percorso in Champions League. E, pur mettendo la mano sul fuoco sulla professionalità della sua persona che gli impedirebbe di trattare con altri nel mezzo di una stagione che vede ancora il Madrid impegnato nella corsa per Liga e Coppa del Re, non si può non rilevare come nel calcio esistano pure agenti ed intermediari.

    E' con queste figure che la Federazione brasiliana starebbe intrattenendo rapporti sempre più fitti da circa un mese, quando la posizione di Ancelotti al Real si è fatta più debole. Prima ancora della pesante sconfitta all'Emirates Stadium con l'Arsenal, i segnali di scollamento nello spogliatoio e i rapporti sempre più tesi coi suoi giocatori avevano fatto riprendere quota alle speculazioni su un addio dell'allenatore italiano al termine di questa stagione e ad un ritorno di fiamma del Brasile. Che, sempre secondo la ricostruzione di Marca, spingerebbe per avere Ancelotti già a metà giugno, quando Vinicius e compagni dovranno affrontare Ecuador e Paraguay per non compromettere la corsa al Mondiale. Rinunciando quindi all'impegno col Real Madrid al Mondiale per club che prende il via più o meno negli stessi giorni e che, nella migliore delle ipotesi, si conclude a metà luglio.

    Un problema in più, un fattore di vitale importanza da prendere in considerazione in una storia che le due parti vorrebbero concludere all'insegna della correttezza e dei buoni rapporti. Ne va della considerazione e del rispetto per un allenatore come Ancelotti che ha portato in bacheca tre Champions League, tra le altre cose, e del prestigio di un'istituzione mondiale come il Real Madrid, che non può permettersi di “cacciare” un'icona della propria storia senza riguardi, ma nemmeno presentarsi ad una vetrina come la nuova competizione voluta dalla FIFA che farà il suo esordio negli Stati Uniti senza una soluzione di alto profilo. Una vicenda più ingarbugliata del previsto, un epilogo già di suo non all'altezza per tutto ciò che Ancelotti e il Real significano l'uno per l'altro. E, come se non bastasse questo, dall'Inghilterra e da parte della stampa spagnola, spuntano alcune indiscrezioni in relazione ad una possibile separazione anticipata tra le parti. Con una data di scadenza ben precisa, quasi un ultimatum: in caso di ulteriore flop tra Coppa del Re (finale il 26 aprile), l'altro scontro diretto col Barcellona in campionato dell'11 maggio potrebbe non essere sufficiente ad Ancelotti ad evitare l'esonero prima della conclusione della stagione.

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    Rafael Senos
    Rafael Senos

    Dopo tanti trofei importanti, è normale una stagione senza vincere. Se tutti gli anni lui vincess...

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