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  • Sampdoria, Ferrero e il caso Livingston: la strategia blucerchiata

    Sampdoria, Ferrero e il caso Livingston: la strategia blucerchiata

    • Lorenzo Montaldo
    Massimo Ferrero e l'avvocato Antonio Romei dovranno fare i conti con la bocciatura della Cassazione sul ricorso presentato contro il patteggiamento di un anno e dieci mesi relativo alla vicenda Livingston. E' una situazione che potrebbe riguardare anche la Sampdoria, perchè il regolamento interno della FIGC vieta di assumere cariche di dirigente di società, o ne impone la decadenza, a chiunque abbia subito condanne superiori ad un anno per alcuni reati. E tra essi rientrano anche quelli fallimentari.

    La tesi della Sampdoria, però, è che un patteggiamento non sia equiparabile ad una condanna, e vorrebbero mantenere la situazione invariata ai vertici del club blucerchiato, dal momento che in questo caso verrebbe meno la norma sulla decadenza per onorabilità. Secondo l'edizione genovese de La Repubblica per la verità la Corte Federale avrebbe già espresso un parere, dando torto a Ferrero, ma i blucerchiati sarebbero intenzionati a contestarlo non trattandosi di una vera e propria sentenza. Se Ferrero dovesse arrendersi, sarebbe costretto ad affidare la presidenza ad una persona di fiducia, pur restando proprietario della Sampdoria.

    Nel frattempo, il patron doriano si è detto "mortificato" per il deferimento causato dai gestacci in Samp-Roma. Il presidente si è spiegato in questi termini: "La passione mi ha ingannato, mi scuso. Ce l'avevo scherzosamente con due inviati dei giornali romani che sono vecchi amici, loro mi facevano le corna e io ho risposto in modo poco carino".

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