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  • Sampmania:| Il lupo Rossi e gli agnellini giallorossi

    Sampmania:| Il lupo Rossi e gli agnellini giallorossi

    Squalifica di due settimane, raffica di sentenze da parte di eminenti esperti di calcio, e poi il comunicato stampa della controparte che declina ogni responsabilità per quello che è successo domenica al 'Ferraris'. Il riassunto dell'episodio è facile per chi ascolta televisioni e legge giornali senza aver visto la partita: Delio Rossi dal nulla (perché secondo la Roma nessuno dei suoi tesserati ha fatto nulla) si scaglia ferocemente contro Burdisso, con la terribile arma del dito medio alzato a decine di metri di distanza: un'onta tremenda, da condannare almeno quanto gomitate, sputi e interventi killer che a volte possono pregiudicare carriere ma che nessuno si fila perchè 'in campo può succedere'. Peccato che capita sempre agli stessi, e i colpevoli invece di diventare 'diavoli' come Delio Rossi vengono coccolati perché forse nervosi, o in giornata no. Fin qui siamo ai fatti come sono stati raccontati. Qualcosa però non quadra. 

    Difficilmente qualcuno insulta altre persone senza motivo, neanche quel diavolo di Delio Rossi. E allora perché questo gesto che, abbandonando il sarcasmo, è sicuramente disdicevole ma non va processato come un reato penale? Semplice: perché Burdisso invece di alzare il dito medio ha fatto sentire gomiti e tacchetti a Mauro Icardi per tutta la partita, senza mai essere sanzionato giustamente. Qualcuno li chiama 'gesti esperti', altri - il regolamento, per fare un esempio - scorrettezze. Il buon Maurito è stato zitto, conscio di aver già umiliato abbastanza l'avversario, che non ha mai visto la palla in novanta minuti di gioco. Delio Rossi non ce l'ha fatta, perché dalla panchina è più difficile smorzare la tensione e perché l'euforia di aver battuto una grande e lanciato la Samp fuori dai pericoli della zona retrocessione ha probabilmente annebbiato la vista per un attimo.

    I teneri agnellini della Roma appena hanno visto il dito medio si sono scagliati contro la panchina blucerchiata, e a quel punto dire che nessuno ha insultato Delio Rossi mi sembra alquanto improbabile se non addirittura impossibile. Senza contare che lo stesso Burdisso ha accompagnato l'uscita dal campo del tecnico con un faccia a faccia fatto di denti digrignati e parole sicuramente poco gentili. Se poi si notano i particolari si scopre che a dividere i due contendenti, uno zitto e pronto ad avviarsi nello spogliatoio (il cattivissimo Delio Rossi), l'altro schiumante rabbia (il difensore), era capitan Gastaldello, tesserato dalla Sampdoria e non della Roma, il quale tentava peraltro di calmare il giallorosso. I fatti sono questi, ognuno giudichi come vuole. Intanto la Sampdoria si gode vittoria e nuova classifica, con un tecnico che sarà anche il diavolo in persona, ma che da queste parti sta diventando profeta. Non per le dita alzate, ma perché ha saputo far rinascere la Sampdoria in campo.

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