Getty Images
Sampmania: vi dovevo un 'Sampmania'
- 6
All’altra squadra genovese dobbiamo essere grati perché gran parte dei momenti sportivi migliori nel recente passato li abbiamo vissuti grazie a loro, e le sane vecchie abitudini sono difficili da eliminare. Certo, statisticamente affermare che il Derby della Lanterna regali ore di gioia ai tifosi blucerchiati non è molto originale, lo so. Specialmente se si considera che di 108 stracittadine il Doria ne ha vinte 42, quasi il doppio degli altri (fermi a 26). Il confronto però diventa impietoso se si prendono in considerazione gli ultimi dieci anni. Dal 2014 ad oggi, Samp e Genoa si sono affrontate in 19 derby: il Doria ne ha vinti 10, i rossoblù 3. E pensate, ho tenuto fuori dalla statistica l’ultimo perché viene conteggiato pareggio a livello statistico. Sono sicuro che anche i cugini lo considerino tale. Come dite? Ah no?
Mister Sottil invece lo devo ringraziare perché, da quando è arrivato a Bogliasco, ha infilato 4 risultati utili su 5 incontri. Avendo ancora negli occhi la Samp di Salerno non era per niente facile. Mi conforta oltretutto il modo in cui questo filotto si è concretizzato: è stato un crescendo, derivante da un miglioramento continuo, per certi versi strutturale. Ciò lo rende più solido e credibile. Diciamo la verità, il pareggio con il Bari era incommentabile, mentre la batosta con il Cosenza lasciava scorgere bruttissimi presagi. Anzi, siamo sinceri, altro che ‘bruttissimi presagi’: ero immerso sino al collo nello psicodramma. Mi vedevo già sul divano, avvolto da una coperta, con la pioggia fuori dalla finestra e un pacchetto di fazzoletti a portata di mano per tutto l’inverno, pronto ad affrontare stoicamente sofferenze e delusioni. Che poi abbia realmente trascorso così le ultime 72 ore, in preda ai sintomi di tifo e colera, è un altro paio di maniche, ma almeno non stavo soffrendo per il pallone.
Adesso la Sampdoria sta iniziando a dispiegare il suo potenziale. La rosa è profonda, infortuni permettendo, e se la squadra gira anche le seconde linee dimostrano di essere ampiamente all’altezza. Veroli, Riccio e Vulikic, ad esempio, sono intercambiabili. A centrocampo puoi permetterti il lusso di scegliere tra Vieira, Kasami, Bellemo, Meulensteen, Akinsanmiro e Benedetti - e ho tenuto fuori volutamente Yepes, da cui secondo me non si può prescindere - mentre sulle fasce hai due alternative di pari livello. Non parliamo poi dell’attacco, dove in attesa di Pedrola ti puoi permettere di ‘panchinare’ l’eroe del derby Borini, perché Tutino in B è un fuoriclasse e Coda è grasso (che cola, forse qualcuno si era dimenticato questo pezzo di frase).
La Sampdoria in effetti delle volte ci fa arrabbiare, ma alla fine riesce sempre a farsi perdonare. A patto che continui così, perché il pubblico mercoledì è stato chiaro: dove vogliamo tornare, la Sud lo ha già cantato in maniera esplicita più di una volta. I primi passi finalmente li abbiamo mossi, la partenza ad handicap ai nostri avversari l’abbiamo concessa, ora però basta così. Ora tocca alla truppa di Sottil dimostrare quale è la sua pasta. Io mi sono pure sorbito senza fiatare il malocchio dei ‘cugini’ per voi…
@lorenzo_montaldo
@MontaldoLorenzo
Commenti
(6)Scrivi il tuo commento
Come e' andata ieri sera?