Se le due squadre si affrontassero oggi, non ci sarebbe storia ma la Champions League è competizione in cui le condizioni fisiche e psicologiche di una squadra incidono pesantemente sul risultato e da qui a febbraio molte cose possono cambiare. A questo devono attaccarsi i tifosi del Milan, che hanno avuto in dote dal sorteggio di Nyon l'Atletico Madrid come avversario negli ottavi di finale. La formazione guidata da Diego Simeone viaggia spedita in campionato, primo insieme al Barcellona con 43 punti in 16 partite: terzo miglior attacco del torneo (44 reti) e miglior reparto difensivo con soli 9 gol incassati. Premesso che i meriti del tecnico argentino sono notevoli, perchè ha reso una squadra neanche lontanamente paragonabile a Real Madrid e Barcellona per organico una serie pretendente al titolo e un'autentica mina vagante in campo europeo, dietro la crescita dei colchoneros c'è una dimostrazione di programmazione societaria e di abilità nel condurre le operazioni di mercato. 

Basti pensare, restando agli affari più ecclatanti, all'arrivi di Aguero, Falcao, Diego Costa e Villa, resi possibili dalle cessioni a peso d'oro di Fernando Torres, del Kun e infine dell'attaccante colombiano al Monaco. Dietro le quinte poi, il lavoro di uno dei settori giovanili tra i migliori in Europa: il trequartista Koke (21) è già una certezza e Milan e Manchester United lo hanno visionato in più di un'occasione, mentre crescono all'ombra dei grandi il "nuovo Iniesta" Oliver Torres (19) e un terzino destro decisamente interessantissimo come Javier Manquillo (19). Senza dimenticare due acquisti di prospettiva passati inosservati la scorsa estate, il difensore centrale uruguaiano Josè Gimenez (18), grande protagonista dell'ultimo Mondiale Under 20, e l'attaccante brasiliano Leo Baptistao (21), preso dopo una grande stagione dal Rayo Vallecano e pronto a seguire le orme di Diego Costa, quando l'attuale capocannoniere della Liga sarà l'ennesimo sacrificio necessario per proseguire l'opera di crescita di una squadra che fa paura e non solo sul campo.