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    Milan, le strane 48 ore di Hernandez e Leao: la ricostruzione tra presente e futuro

    Milan, le strane 48 ore di Hernandez e Leao: la ricostruzione tra presente e futuro

    • Daniele Longo
    Il Milan ha battuto 5-1 il Cagliari a San Siro e ritrovato una vittoria che mancava dal 6 aprile in campionato. La squadra rossonera con le reti di Bennacer, Pulisic (doppietta), Reijnders e Leao consolida il secondo posto a 74 punti in classifica e lascia i sardi di Claudio Ranieri a quota 33 (3 in più dell’Udinese terzultimo e impegnato a Lecce). Nel clima surreale di San Siro, con la protesta silenziosa di gran parte del pubblico,  il Diavolo ha staccato il pass per la prossima Supercoppa italiana ma a fare notizia è stata le esclusioni dall’undici iniziale di Leão e Hernández

    SEGNALE ALL’AMBIENTE - Pioli, pur non citandoli direttamente, ha motivato la scelta di lasciare fuori inizialmente ben 4 titolari (Calabria, Tomori, Hernandez e Leao ndr) con una condizione fisica non brillante a causa dei tanti impegni di una stagione lunga. In molti però hanno letto le esclusioni, specialmente di Rafa e Theo, come un segnale che il tecnico ha voluto lanciare all’ambiente: il cammino europeo mediocre di questa stagione e i due derby persi sono stati viziati anche dalle prestazioni non all’altezza dei due giocatori più forti della rosa. Chiaramente è una lettura che non troverà mai la conferma dei diretti interessati specialmente in una fase così delicata. 

    PACE E DETERMINAZIONE- In conclusione però quel che resta sono i meravigliosi 45 minuti giocati da Leao: un assist delizioso per il primo gol di Pulisic, una traversa che sta ancora tremando e l’assolo per il gol numero 8 in campionato. Emozioni rossonere sottolineate con l’applauso di una parte del pubblico a sancire la pace con l’asso portoghese dopo i fischi della partita precedente contro il Genoa. A prescindere da questo controverso finale di stagione, Rafa è l’unico dei big sicuro di rimanere al Milan anche nella prossima stagione. E chissà che non inizi a lavorare in maniera diversa proprio con con quel Sergio Conceiçao che ha lo stesso cognome della madre messo in grande evidenza ieri nella speciale iniziativa del club rossonero. Discorso diverso per Theo: la sensazione è che qualcosa sia cambiato in questa stagione con il proprio allenatore. Il francese è a un bivio: legarsi ancora di più al Milan o cedere alle lusinghe del Bayern Monaco e di un contratto molto importante? Nelle prossime settimane ne sapremo certamente di più. 

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