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  • Var, l'ammissione di Rosetti: 'Errore contro la Juve, ma quanti progressi...'

    Var, l'ammissione di Rosetti: 'Errore contro la Juve, ma quanti progressi...'

    Ogni nuovo inizio porta qualche cambiamento. La novità della stagione di Serie A 2017-18 si può definire con tre lettere: VAR, Video Assistant Referee. Uno strumento a supporto degli arbitri che, per il momento, invece di eliminare le polemiche, le ha aumentate. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Roberto Rosetti, ex arbitro di Serie A, nonchè responsabile del progetto VAR nel nostro campionato, ha analizzato l'utilizzo di questo strumento.

    CAMBIAMENTO - "Comprendo i timori, sono normali quando si tenta di portare un cambiamento. Ma non si può fare a meno della tecnologia nel calcio. Sicuramente la VAR è migliorabile, è ancora in fase di sperimentazione. Il nostro obiettivo è rendere il calcio italiano più giusto e spettacolare. La questione è semplice: perchè perdere uno scudetto, una finale o una qualsiasi altra partita per errori umani, facilmente evitabili? Questo dovrebbe chiedersi chi crede che la VAR sia di aiuto solo ai direttori di gara". Rosetti non va per il sottile su un'innovazione che non si fa problemi a definire "svolta epocale".

    BILANCIO - Dopo 7 giornate di campionato, questa pausa per le Nazionali concede il tempo di fare un bilancio dell'operato della VAR, elogiato da molti, criticato da alcuni. "Le azioni finite sotto la lente d'ingrandimento della tecnologia fin qui sono 309: di questi ben 288 casi la scelta della terna arbitrale è stata confermata, nei rimanenti 21 è stata modificata. Questo vuol dire una media di 3 errori evitati per giornata".  Un altro dato portato alla luce dall'ex designatori degli arbitri della Lega Pro è quello relativo ai falli. "Sono passati dai 260 dei primi 7 turni dell'anno passato, ai 203 dello stesso arco di quest'anno. Le ammozioni sono diminuiti da 313 a 245, le espulsioni da 24 a 15. I giocatori sono consapevoli del maggior rischio, e quindi diminuiscono le scorrettezze. Per non parlare del calo delle proteste, un miracolo qui in Italia. Anche le reazioni serene di fronte ad un cambio di valutazione mi ha sorpreso".

    IMPREVISTI - Una delle obiezioni più forti che viene fatta all'utilizzo della VAR è quella relativa alle tempistiche. Ma Rosetti anche qui è sicuro. "Il tempo effettivo di gioco è aumentatato di solo un minuto in questa stagione.Quindi direi che le partite non sono rallentate, anzi. Il tempo che viene usato per rivedere glli episodi è da recuperare nell'extratime. I minuti di recupero infatti sono aumentati, ma come ha spiegato il designatore Rizzoli è un passaggio a cui ci dovremo abituare. Come detto, dobbiamo miigliorare. Ma già tra le prime tre giornate e le successive il tempo per la revisione è diminuito, e di questo va dato merito anche ai nostri arbitri". 

    CHI SI, CHI NO - Resta però ancora un dubbio da chiarire. A seconda di quale criterio un arbitro deve o meno utilizzare la VAR? "Il protocollo Ifab parla chiaro: l'ultima parola spetta sempre al direttore di gara in campo. Se quest'ultimo si ritiene sicuro della propria valutazione, non è necessario rivedere l'episodio. Mi vengono in mente due casi, quelli di Orsato in Crotone-Benevento e di Damato in Atalanta-Juve: entrambi gli arbitri erano fin da subito sicuri delle proprie scelte, ed hanno usato la VAR solo per confermarla".

    AMMISSIONE - Nella sua disamina, Rosetti non manca di fare un po' di mea culpa, e di riconoscere alcuni errori commessi dalla classe arbitrale. "Ne sono stati commessi un paio: per esempio il rigore concesso al Genoa contro la Juventus". Errori spesso derivanti da una norma contemplata nell'utilizzo della VAR: in caso di rigore o gol, va ricontollata l'intera azione offensiva. "Si ritorna all'infrazione più vicina all'azione in questione. Va applicata la continuità, come nel gol annullato alla Juventus contro l'Atalanta".   

    MERITI - In chiusura, Rosetti non dimentica però di rilasciare qualche elogio. "I fatti stanno dimostrando che chi è dietro a questo progetto sta agendo in modo encomiabile. Merito una particolare menzione Nicola Rizzoli, Marcello Nicchi, il presidente Tavecchio, il d.g Uva e il segretario della Lega Brunelli. Ma tra arbitri e assistenti, meritano tutti i miei complimenti. E voi tifosi, non fischiateli, ma applauditeli". E promette: "Le innovazioni non sono finite. il presidente Tavecchio è stato chiaro su questo punto: continueremo su questa strada".

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