
Da un concerto rock a una radio che annuncia l'Inter a -1 dal Napoli: Conte finisce con le mani in faccia
- 24
Contro il Genoa, per ammissione del suo stesso allenatore, il Napoli si è giocato il bonus e l’ha fatto facendo due tempi molto simili. Le reazioni di Conte agli errori al tiro raccontano una squadra partita forte, con la convinzione prima di chiuderla presto e poi di chiuderla e basta. Un “nooo” urlato a brutto muso ogni volta che la palla esce.
L’allenatore del Napoli, da vicino, impressiona perché è pura espressione del lavoro che mette dietro alla propria squadra: prepara ad esempio anche i singoli metri da occupare, nello schermare le rimesse dal fondo del Genoa. Dopo qualche minuto, Lukaku, proprio su una rimessa dal fondo di Siegrist, istintivamente si gira verso Gilmour e gli chiede di avanzare qualche passo. Conte se ne accorge e ferma tutto e tutti a urlacci. Gilmour deve rimanere esattamente dove l’ha posizionato lui, perché messi così, si provoca il rinvio del portiere del Genoa e quindi le possibilità di vincere la seconda palla, è molto più alta. Ha ragione lui, perché la squadra di Vieira ci mette 20’ a capire come mettere la faccia nella metà campo del Napoli.

Nei 90’ la richiesta implicita di Conte è quella di giocare con lucidità nelle scelte, quella esplicita è quasi sempre quella di giocare in avanti. Nel primo tempo, proprio sul nascere dell’azione che porta all’1-0, a McTominay urla: “Attacca, attacca”. Nel secondo invece, anche a 2-1 trovato, Conte a bordocampo si mette a saltare e sbraitare quando i suoi, di fronte a una possibile ripartenza, tornano indietro. La partita va azzannata.
I due goal subiti dal Napoli sono due disattenzioni molto evitabili, sul primo, dalla panchina Conte e il suo staff urlano alla difesa di comporre bene la linea e soprattutto di uscire in maniera efficace. Invece in area la comunicazione manca e il Genoa pareggia sul secondo palo. Tanto che appena la palla entra in porta, Di Lorenzo da capitano riprende tutti: “Quando la palla esce, giriamoci e parliamo”.
Il secondo è un rimpianto ancora più grande per il Napoli, perché Gilmour in quel caso forse avrebbe potuto avere meno fretta nel cercare subito Lukaku in verticale, all’84’, sopra 2-1. Vasquez legge il passaggio, gioca il pallone e si fionda in area del Napoli, dove in realtà la superiorità della difesa è palese: 7vs3. Ma l’arco di Aaron Martin, più che l’azzurro trova il tricolore messicano del giocatore del Genoa: 2-2.
A questo punto Vieira non si vorrebbe accontentare e ai suoi dice: “andiamo andiamo”, chiede loro di alzarsi ancora di più, vuole vincere. Conte prova a recuperare velocemente calma e lucidità e mentre qualcuno ha già lasciato la tribuna sopra le panchine, l’allenatore del Napoli si inginocchia con le mani in faccia, appena dopo il colpo di testa fuori di Billing.
Sarebbe potuto essere un clamoroso intreccio per l’uomo che riprese lo scontro diretto, segnando proprio in quella porta l’1-1 all’Inter. Invece a quel risultato va tolta una parte: -1, l’Inter è lì.
Tutti gli AGGIORNAMENTI in TEMPO REALE! Unisciti al canale WHATSAPP DI CALCIOMERCATO.COM: clicca qui
Commenti
(24)Scrivi il tuo commento
Troppo poco freddi e lucidi nei momenti decisivi.