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  • Sassuolomania: cosa rappresenta Iachini

    Sassuolomania: cosa rappresenta Iachini

    • Luca Bedogni
    Del resto, l'esonero di Bucchi era ormai prevedibile. Dopo la sosta, i due scontri diretti fondamentali contro Benevento e Verona, una vittoria e una sconfitta, non avevano mostrato segnali positivi. Lo stesso mister era sempre più in difficoltà negli ultimi tempi, come testimoniano le ultime dichiarazioni ufficiali, tutte improntate sui limiti individuali di alcuni singoli ("Facciamo sempre gli stessi errori"). Fin troppo consapevole, al punto da essere forse inconsciamente rassegnato, al di là dei buoni propositi e dell'impegno. Forse, più banalmente, non è mai scoccata la scintilla tra lui, tecnico emergente, e un gruppo da de-eusebizzare, per usare una parola orribile.

    Ora Beppe Iachini, in arte "Cagnaccio", rappresenta un ritorno all'ordine altrettanto prevedibile. Non si scherza col fuoco, bisogna salvarsi. Ed ecco arrivare il professionista delle salvezze, anzi no, delle promozioni dalla B alla A (ben quattro in carriera: Chievo, Brescia, Sampdoria, Palermo). A ben vedere infatti le esperienze di Iachini in massima Serie non sono affatto confortanti. Soltanto a Palermo, nella stagione 2014/2015 (con Dybala e Belotti..), ha portato a termine l'anno guadagnandosi la permanenza in serie A. Prima e dopo molti esoneri, o retrocessioni. A onor del vero bisogna anche ricordare quella panchina d'argento del 2008, premio conferitogli in seguito alla promozione in A del Chievo, con annesso record di punti (85). Ma in quel novembre era già stato sollevato dall'incarico e sostituito da Di Carlo. Insomma, non vorrei che il Sassuolo stesse già pensando a come risalire dalla B alla A.. Battute di cattivo gusto e cinismo a parte, forse Iachini smentirà il suo passato: e dove sta scritto che non possa salvarsi?

    Intanto ha cominciato bene, ieri, passando il quarto turno di Coppa Italia contro il Bari di Grosso, a un giorno solo dall'annuncio e dalla conferenza di presentazione. D'accordo, per il rotto della cuffia è passato, però ci voleva: il gruppo ne aveva bisogno. Iachini ha confermato il 4-3-3, fatto un po' di turnover. Si è rivisto Lirola, è stata buona la prima di Goldaniga. Lasciamo stare la partenza: falsissima. Il Bari capolista in B non pungeva, ma teneva il possesso. Un Sassuolo inizialmente confuso, intimidito dalla situazione incresciosa di questi giorni si è rialzato al 34', grazie a un bel tocco sotto di Falcinelli al termine di una azione piacevole. Nella ripresa il Bari è cresciuto,  e il Sassuolo ha preso un po' di paura: prima un gol annullato per fuorigioco, poi la sciocchezza, il mani di Sensi, e il rigore trasformato da Nenè.. Ci mancavano i supplementari nel semideserto e freddo Mapei Stadium ad accrescere la noia e lo squallore di un quarto turno tutto sommato abbastanza povero di emozioni, almeno a Reggio Emilia. E invece fortuna delle fortune, siamo stati salvati e scaldati dalla stangata perfetta e furente di Politano, che al terzo minuto di recupero infrangeva la rete ghiacciata difesa da Victor De Lucia. E' il numero 16 neroverde, al momento, il trascinatore vero di questo gruppo. Facesse un gol anche domenica alla Fiorentina che lo voleva.. 

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