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  • Udinesemania: Gotti una sicurezza, ma il nuovo allenatore non sarà lui

    Udinesemania: Gotti una sicurezza, ma il nuovo allenatore non sarà lui

    • Nicola Santarossa
    Quella di ieri al Marassi contro il Genoa è stata l’ennesima dimostrazione di quanto la squadra possa far bene e ambire a una stagione tranquilla, vista la qualità della rosa e dei singoli in particolare.
     
    Serviva una svolta, una reazione importante dopo gli undici schiaffi rimediati in due partite: le gare contro Atalanta e Roma hanno sancito la fine dell’esperienza di Tudor sulla panchina dell’Udinese, sostituito alla grande – anche se solo momentaneamente – dal vice Luca Gotti. Il tecnico ad interim ha già dichiarato, alla fine del match contro il Grifone, la volontà di rimanere in secondo piano e di non voler passare in prima linea; peccato, perché con lui i bianconeri hanno conquistato sei punti in due apparizioni, contro Torino – quando il mister croato era squalificato - e Genoa appunto.
     
    La partita giocata dai friulani è stato sinonimo di voglia, bisogno di dimostrare ai tifosi giunti fino in Liguria che i crolli dell’ultima settimana erano solamente degli episodi da superare; Gotti ha messo in campo una formazione inedita, con De Maio e Nuytinck – che prima d’ora non avevano trovato molto spazio – al fianco di un Troost-Ekong sempre più leader della retroguardia bianconera. Poi la sorpresa Opoku, schierato come laterale di centrocampo, per favorirne la corsa e la capacità di copertura sugli esterni del Genoa; in mezzo al campo molto attivo Mandragora, un po’ meno Walace, troppo impreciso in fase di impostazione e non all’altezza di sostituire lo squalificato Jajalo. De Paul e Sema, due tra i migliori in campo, hanno completato il quintetto, trovandosi spesso in velocità e con grande tecnica; sono stati proprio i due della catena di sinistra a siglare i gol che hanno permesso ai compagni di riacciuffare il pareggio a metà del primo tempo (primo gol in stagione per il talento argentino) e poi, grazie anche a una splendida sponda di Okaka, di trovare il vantaggio con la prima rete in bianconero per il mancino svedese ex Watford.
     
    È stata proprio la mediana il reparto più completo visto nella giornata di ieri, coadiuvato anche da due punte – Nestorovski e Okaka - che hanno aiutato la squadra a salire e a costruire la manovra dal basso; l’ingresso di Lasagna nel finale ha dato maggior vivacità all’attacco bianconero, rivelandosi decisivo per la conquista dei tre punti. KL15, infatti, è stato bravo nel raccogliere un colpo di testa di Teodorczyk, entrato anch’egli a gara in corso, saltando l’ultimo difensore rossoblù e depositando in porta il gol del finale 1-3.
     
    La vittoria conquistata ha permesso all’Udinese di salire così a 13 punti, agganciando il Milan all’undicesimo posto; la prestazione vista ieri dev’essere il punto di partenza per superare il momento di difficoltà avuto nel corso delle ultime partite, dando la possibilità al nuovo allenatore – che verosimilmente verrà annunciato nella giornata di domani – di lavorare con un gruppo solido e affiatato.
     
    Il tecnico, che verrà affiancato da Gotti, dovrà essere bravo di prendere in mano la situazione, regalando nuovamente gioia e fiducia agli straordinari tifosi, che continuano ad accompagnare la squadra in tutto e per tutto, seguendola e sostenendola sempre.
     

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