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  • Ayoze Perez: la rinascita del 'Diez' di Newcastle che piaceva a Barcellona, Real e Napoli

    Ayoze Perez: la rinascita del 'Diez' di Newcastle che piaceva a Barcellona, Real e Napoli

    • Tommaso Rossi
    Per gli amanti della Premier League, Ayoze Perez, estroso attaccante classe 1993 di proprietà del Newcastle, non è un nome nuovo.  E nemmeno per squadre blasonate come Barcellona e Real Madrid, che all’inizio della carriera dell’attaccante spagnolo avevano messo gli occhi sul suo talento. Infatti, quello che si sarebbe dovuto rivelare un crack del calcio moderno ha trovato qualche ostacolo a causa di un comportamento non sempre adeguato al di fuori del rettangolo verde di gioco. Per capirci meglio, Ayoze Perez è un “Diez”, con qualità alla Luis Alberto o anche alla Isco, ma indossa il 17. Quando nel 2014 arrivò in Inghilterra i bookmakers lo definirono un colpo da 9 in pagella, anche perché nella stagione precedente aveva guidato nella seconda divisione spagnola il Tenerife con ben 16 gol e 7 assist ad una tranquilla salvezza a soli 20 anni. 

    LA CARRIERA - La prima stagione a St. James Park fu positiva, la seconda a numeri non male, ma coincise con la retrocessione del Newcastle. La stagione negativa di tutta la squadra non permise al talento spagnolo di esplodere definitivamente: pertanto, la società, in accordo con l’attuale allenatore del club Rafael Benitez, per evitare che il ragazzo sentisse in maniera eccessiva la pressione, decise di non affidargli la maglia numero 10 ma la numero 17. Così, il Newcastle, anche grazie alle giocate (9 gol e 7 assist) della punta spagnola, riuscì a tornare in Premier dopo solo un anno di purgatorio in Championship.  Il ritorno nella massima serie inglese (stagione 2017/2018) vede il giocatore spagnolo toccare i livelli della prima stagione ma senza fare il definitivo salto di qualità. In questa ultima stagione, si sta confermando sui livelli della precedente: per il momento siamo a 35 presenze condite da 7 gol e 4 assist in tutte le competizioni.  

    MERCATO - Tuttavia, sarà difficile vedere nella prossima stagione il talento di Tenerife giocare nel reparto avanzato di Real Madrid o Barcellona: nonostante la decisione dei Blancos di aprire un nuovo ciclo con nuovi giocatori, Ayoze Perez non sembra essere sulla lista di mercato. E nemmeno su quella dei blaugrana. La scorsa estate fu cercato anche dal Napoli che poi virò su Simone Verdi. L’ipotesi più concreta è quella del Betis Siviglia che nel 2018 aprì una trattativa poi fermata sul nascere, anche se gli spagnoli si sono fatti nuovamente avanti per riportare a casa l’attaccante. L’età è ancora dalla sua parte, 26 anni a luglio, ma sembra che il suo habitat sia una squadra di medio-alta classifica. Nonostante ciò, l’ambiente caldissimo del “Benito Villamarin” potrebbe essere il definitivo trampolino di lancio per Ayoze Perez che al momento dell’arrivo a Newcastle fu definito dalla stampa inglese “Best Attacking Midfielder” della stagione 13/14 della Seconda Divisione spagnola.

    COLLOCAZIONE TATTICA - Non solo: riesce a mettere il proprio talento al servizio della squadra, sfrutta gli spazi ed è anche piuttosto dinamico, soprattutto sulla trequarti. Potremmo dire che è semplicemente un centrocampista prestato all’attacco ma allo stesso tempo è una punta.  I movimenti che compie in campo permettono ai suoi compagni di inserirsi e di tentare la conclusione su un suo passaggio. Entra sempre in ogni azione decisiva: dotato di grande classe e buon tempismo negli inserimenti,  ha accumulato 189 presenze con il Newcastle arricchite da 42 gol e 17 assist.  Dimostra di sentire le grandi partite: ha segnato (anche gol di pregevole fattura) praticamente contro tutte le grandi di Premier come Chelsea, Tottenham, Liverpool, Arsenal, escluse le due di Manchester. È un giocatore che deve tirare fuori dal cilindro tutte le carte che possiede perché non lo ha ancora fatto: deve far capire al pubblico o forse anche a se stesso se in lui ci sono le qualità di un campione, come pronosticavano agli albori della sua carriera gli addetti ai lavori, o è solo un ottimo giocatore.

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