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  • Douglas Costa tra social, campo e mercato: per la Juve ora è una pedina di scambio
Douglas Costa tra social, campo e mercato: per la Juve ora è una pedina di scambio

Douglas Costa tra social, campo e mercato: per la Juve ora è una pedina di scambio

  • Nicola Balice
Sotto la luce dei riflettori di Instagram, uno come Douglas Costa o si odia o si ama. La maggioranza lo ama, alcuni lo odiano, anche per quel suo modo di non mettere filtri riguardo le proprie scelte su come condurre il proprio tempo libero anche in questi giorni di emergenza sanitaria. Tornato in Brasile anche prima passassero i 14 giorni dalla positività di Daniele Rugani, ha aperto le porte dei social magari ostentando lusso e felicità, rispondendo con ironia piccata a chi glielo faceva pesare. Ma Douglas Costa è anche quello che con la bellissima Nathalia decide di fare il carico di beni di prima necessità per aiutare i più bisognosi: “Oggi ci siamo svegliati in mezzo a tutta questa confusione con un desiderio ancora maggiore di aiutare gli altri”, il suo ultimo messaggio su Instagram. Prendere o lasciare, Douglas Costa è tutto questo, genio e sregolatezza. Proprio come in campo.

LA SITUZIONE. Solo che in campo c'è stato un po' troppo poco negli ultimi due anni. Spesso decisivo quando era a disposizione, ma per vari motivi è rimasto a lungo fermo ai box. Era finito infatti nella lista dei cedibili, senza nemmeno troppi fronzoli, l'anno scorso. Poi lui si è tolto dal mercato convinto di poter rinascere in bianconero, con Maurizio Sarri primo sostenitore. E infatti con lui Douglas è partito titolare, prima che ricominciasse la giostra degli infortuni. Finito di girare dentro e fuori dall'infermeria, ha pure chiuso da titolare partendo dal 1' nella supersfida a prote chiuse con l'Inter: c'è stata una Juve con Douglas Costa e una Juve senza di lui, la prima si è fatta preferire. Ma la sua discontinuità è un fardello troppo oneroso anche guardando al suo ingaggio da 6 milioni netti più bonus a stagione, in un mercato degli scambi come quello che si vivrà nei prossimi mesi ecco che la sua carta insieme a quelle di Miralem Pjanic e Federico Bernardeschi verrà proposta e riproposta su vari tavoli. A Manchester, per esempio, ce ne sono due che forse non aspettano altro che lui...

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