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  • Iannacone a CM: 'In Egitto da Foggia, alleno i portieri ma mi trattano come CR7'

    Iannacone a CM: 'In Egitto da Foggia, alleno i portieri ma mi trattano come CR7'

    • Francesco Guerrieri
    Da Foggia a Il Cairo, nulla di nuovo per chi è abituato a viaggiare: "Sono nato in Italia, poi a 4 anni mi sono trasferito in Germania con la mia famiglia e 10 anni dopo siamo andati in Belgio" racconta Michel Iannacone in esclusiva su Calciomercato.com. Squadra: Al Ahly, la più titolata d'Egitto che la settimana scorsa ha vinto l'ennesima Supercoppa. Ruolo: preparatore dei portieri.

    Come si vive in Egitto?
    "Qui si sta benissimo, ci sono grandi città dove convivono ricchezza e povertà. L'Egitto ha una storia importante e i suoi abitanti sono orgogliosi del loro passato".

    Come vivono il calcio?
    "Più intensamente rispetto a come si vive in Italia. L'Al Ahly è il club più titolato d'Africa e ha 60 milioni di tifosi in tutto il Paese. Io sono il primo preparatore dei portieri straniero nella storia del club, ma non pensavo di diventare così famoso. Addirittura la gente mi ferma per strada chiededomi autografi e selfie come se fossi un giocatore. Mi sento un po' Cristiano Ronaldo".

    Che società è l’Al Ahly?
    "Vogliono sempre vincere, è come se parlassimo di Real Madrid o Juventus. In bacheca hanno 41 campionati, 36 Coppe d'Egitto, 8 Champions League e un'altra marea di trofei".

    Ma chi è il portiere più forte che ha allenato nella sua carriera?
    "Questo col quale sto lavorando all'Al Ahly. Si chiama Mohamed El-Shenawy ed è stato il migliore in campo nella partita tra Egitto e Uruguay all'ultimo Mondiale. E' alto 194 cm, è bravo nelle uscite e ha grandi riflessi. Secondo me è già pronto per il salto in Europa".

    Iannacone a CM: 'In Egitto da Foggia, alleno i portieri ma mi trattano come CR7'

    E il portiere più forte della Serie A?
    "Donnarumma. E' un portiere giovane e completo, l'unico difetto sono i piedi. Ma non è facile gestire una pressione così alta come quella che sta gestendo lui, specialmente per un ragazzo così giovane".

    Ai tempi dello Charleroi ha lavorato con Felice Mazzù, oggi allenatore del Genk che stasera affronterà il Napoli in Champions. Che sfida sarà?
    "Lui è italiano come me, ha origini calabresi. Abbiamo lavorato insieme per sei anni. Il Genk è una buona squadra: davanti ha Samatta che è sempre pericolo, a centrocampo c'è Berge che per me è fortissimo, e dietro Dewaest è un gladiatore. Non hanno cominciato benissimo il campionato, nell'ultima partita si sono fatti rimontare tre gol dal St. Truiden prima che l'arbitro sospendesse la partita per lancio d'ogetti in campo. Il problema è che subiscono tanti gol perché giocano in avanti. Il Napoli è la squadra italiana più forte dopo la Juventus, se non sottovaluta l'avversario non avrà problemi a fare risultato".

    Segue il campionato del Foggia?
    "Quando era in Serie A e B sì, ora meno. Ma il mio obiettivo è lavorare in Italia. Ho la casa a Pistoia, quando finirò quest'avventura tornerò lì alla ricerca di un club".

    Che rapporto ha col suo consuocero Sergio Brio, ex difensore della Juventus?
    "Mia figlia è sposata da 14 anni con suo figlio. Noi abbiamo buoni rapporti, ma non ci vediamo molto".

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