Inter, tre rinforzi sul mercato: i nomi
Un regista, un'ala destra e un terzino destro. Sono questi, secondo la Gazzetta dello Sport, i tre ruoli in cui l'Inter cerca di rinforzarsi sul mercato di gennaio. Perché a volte manca il giusto collegamento fra gli ultimi due reparti della squadra, perché manca un altro elemento che salti l’uomo in avanti, perché un altro duro in difesa aumenterebbe fisicità e personalità.
POCHO - In avanti il primo obiettivo è Lavezzi. Il PSG ha sparato una richiesta da 6 milioni di euro, troppi per un giocatore in scadenza di contratto a giugno. Presto ci sarà un nuovo vertice di mercato tra mister Mancini, il ds Ausilio e il presidente Thohir. Poi nella seconda decade del mese di gennaio l'Inter incontrerà anche l'agente dell'argentino ex Napoli, Mazzoni, che vedrà pure il Milan.
ALTERNATIVE - Secondo Tuttosport, scendono le quotazioni del nazionale algerino Feghouli del Valencia e risalgono quelle del francese Ben Arfa del Nizza, entrambi in scadenza di contratto. Non vanno poi dimenticate le due piste della Lazio: la prima porta a Candreva, l'altra (un po' meno aperta) a Keita.
IN USCITA - Però servono molti milioni, che l'Inter non può spendere prima di aver incassato con le cessioni. Ranocchia, forse Vidic, poi Montoya, Dodò e uno tra Nagatomo, D'Ambrosio e Santon, che dice: "Io non voglio muovermi". Mancini: "Se non c’è nessun giocatore che chiede di andar via, io ho massima fiducia in tutti e vorrei continuare con chi ha iniziato. Spero rimangano tutti. Se poi Gnoukouri o Dimarco hanno opportunità di andare a giocare, sono io il primo a spingerli. Manaj? Lui sta qui".
TERZINO - Sulla fascia destra resistono due idee più una: Caceres, Jacopo Sala e il sogno-Zabaleta. Dall'Inghilterra confermano l’interesse con annesse frasi di Zanetti, ma il costo porta con sé più possibilità per luglio. Senza dimenticare un altro giocatore in scadenza di contratto col Paris Saint-Germain: l'olandese van der Wiel, come scrive il Corriere dello Sport.
REGISTA - Riposto nel cassetto il sogno Pirlo, ma non quello legato al francese Lassana Diarra del Marsiglia.
