Inter, due totem come Godin e Skriniar sono in difficoltà. Prende forma un paradosso
LE DIFFICOLTA' DI SKRINIAR E DE VRIJ - Presi i titolari dell’Inter (Godin, de Vrij e Skriniar, rimanendo ovviamente concentrati esclusivamente sulla difesa), solo l’olandese sembra realmente muoversi con agio. Godin e Skriniar, non offrono la stessa sicurezza. L’uruguaiano, totem dei colchoneros e per anni tra i migliori difensori al mondo, sbaglia molte giocate col pallone tra i piedi e va in difficoltà nei ripiegamenti a campo aperto. Lo slovacco, invece, appare macchinoso. Lui, che è bravo soprattutto sull’uomo, perde riferimenti e sbaglia spesso posizionamento. Inoltre, giocando a sinistra, ha problemi nell’utilizzo del piede debole. Parliamo di grandi difensori, due che nonostante tutto riescono ugualmente a vincere molti duelli, ma che nel sistema di gioco a tre faticano quando affrontano avversari di un certo livello.
IL PARADOSSO - Anche per questo motivo Bastoni sta trovando sempre maggiore spazio. Per caratteristiche, il classe ’99 è quello che maggiormente asseconda le richieste di Conte, anche se deve ancora compiere qualche passo avanti dal punto di vista dell’esperienza della cattiveria. A sinistra l’ex Atalanta e Parma ha dimostrato di saper costruire buone trame di gioco col suo mancino e non ci sarebbe da meravigliarsi se per le prossime sfide il tecnico salentino tornerà ad affidarsi a lui, con Skriniar che tornerebbe a destra, dove non eccelle ma può almeno contare sul fatto di poter utilizzare il piede preferito. Da quel lato c’è anche Danilo D’Ambrosio, che negli anni è divenuto elemento importante per la rosa nerazzurra. Per anni l’ex Torino ha giocato da terzino di una linea a quattro o da esterno nei cinque di centrocampo, ma forse il suo ruolo ideale è proprio quello da terzo di difesa. Bravo in marcatura, dotato di ottime qualità atletiche e discreto con i piedi. Così prende forma il paradosso: Godin e Skriniar sono fortissimi, ma forse quelli che maggiormente rispondono alle esigenze di Conte sono proprio D’Ambrosio e Bastoni.