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  • Inter, tra i due 'litigiosi' gode Barella: da quando è uscito Brozovic...

    Inter, tra i due 'litigiosi' gode Barella: da quando è uscito Brozovic...

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    Coincidenze, casualità, o forse no. Nel senso che, anche nel calcio, il rendimento delle individualità può essere legato a delle situazioni particolari, a delle condizioni ideali - di natura umana - che nelle scorse settimane in casa Inter non esistevano affatto. Un clima di negatività che aveva finito per intaccare anche quelle certezze che Simone Inzaghi era convinto di aver scolpito nella pietra: come l'imprescindibilità di due giocatori come Brozovic e Barella in mezzo al campo. Attenzione, nessuno qui si dimentica che il nazionale croato e quello italiano sono stati due delle pedine della macchina da scudetto costruita da Antonio Conte nella stagione 2020/2021 e pilastri della formazione nerazzurra anche nella stagione passata. Ma l'uscita di scena per infortunio del playmaker di Zagabria per infortunio del mese scorso è coincisa con l'esplosione a livello di rendimento della mezzala sarda.

    QUEI VAFFA DI TROPPO - A Udine, in occasione della sconfitta contro i ragazzi di Sottil che aveva segnato il punto più basso del difficoltoso avvio di stagione, per l'ultima volta Brozovic e Barella avevano occupato il campo in contemporanea e in quella circostanza il numero 23 aveva timbrato il cartellino con uno spettacolare calcio di punizione. Nel mezzo, le tante corse a vuoto per rincorrere avversari che andavano a velocità doppia, se non tripla, e più di qualche scambio di vedute, anche dei vaffa, nei confronti dei compagni che denotava un nervosismo oltre i livelli di guardia e che finiva per togliere serenità in campo. Tra i più agitati, con un linguaggio del corpo sin troppo eloquente, proprio i due cuori pulsanti del centrocampo dell'Inter - la mente e il braccio - che da qualche settimana hanno preso percorsi completamente separati.

    PERCORSI DIVERSI - Brozovic è ai box ormai da un mese, ancora impegnato nel processo di riatletizzazione che potrebbe rimetterlo a disposizione tra la fine di ottobre e i primi di novembre, per averlo al massimo della condizione per il big match contro la Juventus del 6 novembre, se tutto dovesse procedere per il meglio. Una corsa contro il tempo e il rischio di pericolossime ricadute, visto che anche l'appuntamento del Mondiale con la sua Croazia è sempre più dietro l'angolo. Nel frattempo, l'ottimo Calhanoglu della doppia sfida di Champions col Barcellona fornisce ampie garanzie e relegato il giovane Asllani ancor di più in sala d'attesa.
    Per un Brozovic che si ferma e attende con pazienza il suo turno, c'è un Barella che è tornato in condizioni scintillanti, in versione assist-man ma ancora intermittente in occasione del ko con la Roma ma di nuovo sui suoi standard abituali col Sassuolo prima e sul palcoscenico europeo poi. Con tanto di gol da urlo al Camp Nou in una notte che può rappresentare il vero momento di switch della stagione nerazzurra. E' un caso che la miglior versione di Barella da agosto ad oggi sia arrivata in concomitanza con l'assenza dalle scene del "compagno di litigi"? Assolutamente sì, ma fino ad un certo punto...

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