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  • L'Inter di Inzaghi viaggia a suon di record e fa meglio di quella di Conte: tutti i numeri
L'Inter di Inzaghi viaggia a suon di record e fa meglio di quella di Conte: tutti i numeri

L'Inter di Inzaghi viaggia a suon di record e fa meglio di quella di Conte: tutti i numeri

  • Andrea Distaso
Una partenza lanciatissima, tipica di chi vuole tenersi stretto quello che ha conquistato soltanto pochi mesi fa. Il pari con doppia rimonta subita per mano della Sampdoria ha macchiato solamente in parte il cammino dell'Inter di Simone Inzaghi, che col 3-1 di autorità di Firenze può vantare un avvio di campionato migliore addirittura dell'ultimo Conte, quello che concluse la stagione col diciannovesimo scudetto della storia nerazzurra.

MACCHINA DA GOL - Persi per strada il tecnico salentino, Hakimi e Lukaku, questa Inter sembra giocare col pilota automatico inserito dal punto di vista delle certezze caratteriali acquisite nel biennio sotto la guida del suo vecchio allenatore, trovando però il piacere della novità di una manovra più propositiva, più libera e quindi più creativa. E con questi presupposti, oltre ai risultati arrivano dei numeri e delle statistiche da record, che consacrano il ruolo di principale candidata alla conquista del titolo della formazione di Inzaghi. Per esempio, il tris di reti contro la Fiorentina rappresenta la 24esima partita consecutiva nella quale Lautaro e compagni trovano la via del gol, un dato che risaliva alla stagione 1949/50 e che è stato eguagliato.

MEGLIO DI CONTE - Una continuità di rendimento che ha portato la banda nerazzurra a realizzare già 18 reti nelle prime 5 partite di questa Serie A, un primato mai stabilito prima e che è merito anche della cooperativa del gol alla quale hanno partecipato sin qui ben 11 calciatori diversi. Decisamente meglio che nello stesso periodo dell'ultimo campionato, quando i marcatori si fermavano a 5 e soprattutto i punti in classifica erano 3 in meno. E' un'Inter che attacca di più e che quindi trova con maggiore facilità le porte avversarie, ma che, sorretta da tre certezze come Skriniar, De Vrij e Bastoni, non perde in equilibrio e incassa meno reti: 5 quelle lasciata sul campo a questo punto del campionato contro le 8 dell'ultima annata con Conte. Una partenza a razzo e un messaggio molto chiaro alla concorrenza: per vincere lo scudetto anche quest'anno bisognerà fare di nuovo i conti con l'Inter.

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