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  • Sampdoria, le pagelle di CM: Bereszynski corre per due, Ramirez non incide

    Sampdoria, le pagelle di CM: Bereszynski corre per due, Ramirez non incide

    • Lorenzo Montaldo
    Sampdoria-Inter 0-1

    Audero 6: governa l'area piccola con sicurezza, ed è strepitoso sulla sassata da distanza ravvicinata di Candreva. I tre gol dell'Inter – di cui due annullati – si infilano nell'angolino, e sembrano molto difficili da intercettare.

    Bereszynski 6,5: atleticamente è davvero il valore aggiunto della difesa blucerchiata. Ovviamente, vista la caratura dell'avversario, spinge meno ma contiene clienti scomodi come Politano e Perisic. I pericoli peggiori per i blucerchiati arrivano da sinistra, dalla sua parte i nerazzurri difficilmente sfondano.

    Tonelli 6: nel finale di partita è chiamato ad un super lavoro insieme a tutta la linea difensiva blucerchiata. Tiene con il mestiere, ma l'assalto dell'Inter è troppo veemente. Però ha il merito di cancellare, insieme a Andersen, un certo Mauro Icardi.

    Andersen 6: la manovra della Samp riparte sempre dai piedi del danese. Probabilmente è una precisa indicazione di Giampaolo, perchè tutti i componenti della difesa cercano continuamente il centrale classe 1996. Ben strutturato fisicamente, e gioca già con la tranquillità di un veterano. Ne sentiremo parlare.

    Murru 6: disputa un gran primo tempo, sicuro e senza paura. Regala anche una chiusura da applausi su Nainggolan pronto a calciare al volo. Nella ripresa va in debito di ossigeno, e l'Inter sfonda spesso dal suo versante.

    Praet 6,5: sprazzi di classe assoluta, che fanno capire perchè Giampaolo in estate abbia cercato in tutti i modi di trattenerlo a Genova. Sfodera un paio di lanci millimetrici, e tatticamente sbaglia pochissimo. Va ancora un po' a corrente alternata, perchè non ha i 90 minuti nelle gambe, ma una volta recuperata la condizione, tornerà insostituibile per la Samp.

    (dal 13' s.t. Barreto 6: Rompe e picchia, anche subentrando nella ripresa mette tutto il suo agonismo).

    Ekdal 6,5: il primo pallone lo sbaglia a metà ripresa. Lo svedese glaciale amministra la fase di rottura con grande freddezza e lucidità. Nel secondo tempo si prende pure il lusso di inventare uno slalom in area di rigore. E' un giocatore differente rispetto a Torreira, ma ugualmente prezioso.

    Linetty 5,5 : pronti via, un giallo e un tiro che spaventa l'Inter. Dà tantissima quantità, fa un gran lavoro oscuro, ma è un po' arruffone negli ultimi 25 metri. E' anche comprensibile, perchè spende moltissime energie rincorrendo tutto ciò che transita nella sua zona.

    (dal 13' s.t. Jankto 5,5: entra timidamente e un po' impaurito. Poi pian piano prende confidenza con il campo, tenta due conclusioni davvero complicate, segno di personalità. Da rivedere con più tempo a disposizione)

    Ramirez 5,5: parte bene, con una scivolata in recupero che infiamma il Ferraris, poi cala. E' il primo a pressare sull'Inter in uscita, ma spesso è troppo lento quando ci si aspetta l'ultimo passaggio, quello decisivo. Per un trequartista, è un fondamentale troppo importante. Esce stremato.

    (dal 47' s.t. Sala s.v.): 

    Defrel 5,5: tanto dinamismo, ma poche accelerazioni degne di nota, stretto nella morsa di Skriniar e Miranda. Segna nell'unica occasione buona, ma purtroppo per la Samp è in fuorigioco. Anche lui, logicamente, è stanco avendo giocato tutte le partite del Doria.

    Quagliarella 6: ha una voglia matta di segnare. Si presenta con una rovesciata che costringe Handanovic alla parata bassa, e cerca la porta quattro volte nel primo quarto d'ora. Ovviamente non può mantenere il ritmo dei primi 25 minuti per tutta la gara, ma potenzialmente è sempre un pericolo. A dimostrarlo c'è la sassata al 30' della ripresa che sibila vicinissima all'incrocio. E' l'ultimo ad issare bandiera bianca.


    All. Giampaolo 6: La Samp gioca un primo tempo strepitoso per intensità e quantità, ma i tanti impegni ravvicinati si fanno sentire sulle gambe dei blucerchiati, che nel secondo tempo perdono lucidità. Giampaolo prova a rimediare variando i due terzi del centrocampo, ma l'assenza di un cambio offensivo complica i piani del mister. La sua Samp, però, è squadra e merita l'applauso che le tributa il Ferraris.

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