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  • Skriniar, l'Inter e un pranzo anti-Juve

    Skriniar, l'Inter e un pranzo anti-Juve

    • Fabrizio Romano
    Adesso sono tutti pazzi per lui. Milan Skriniar si è preso l'Inter a suon di prestazioni, voto 7 fisso e una personalità fuori dal comune. Eppure c'è ancora qualcosa da raccontare sul percorso che ha portato in nerazzurro questo difensore classe 1995 per una valutazione da 20 milioni di euro più bonus: dove nasce questa operazione? Febbraio scorso, Roma, l'Inter gioca nella Capitale e il ds nerazzurro Piero Ausilio ne approfitta per incontrare il suo amico Antonio Romei, avvocato e uomo determinante negli equilibri societari della Sampdoria. Si scriverà di Muriel, mai realmente trattato; si penserà a Schick, eccome. Ma si procederà a stringere per Skriniar.

    DALLA JUVE ALL'ATLETICO - Con un blitz vero e proprio a pranzo, Ausilio in quel di Roma si porta avanti su Skriniar. Invaghito dalle sue qualità, convinto dalle potenzialità di un ragazzo così promettente tecnicamente e di cui dicono tutti un gran bene anche sotto l'aspetto professionale. L'Inter si convince, prenota Skriniar e completerà l'operazione in estate. Ma quella mossa di Ausilio si rivela fondamentale: approvato poi da Sabatini, Milan Skriniar interessava tantissimo alla Juventus che avrebbe voluto prenderlo in coppia con Patrik Schick, nulla di fatto. In più, l'Atlético Madrid del ds italiano Andrea Berta si sarebbe fiondato su di lui, non avesse avuto il mercato chiuso. E invece, lo ha preso l'Inter: un capolavoro, tanto che ora la sua valutazione nelle idee nerazzurre sfora abbondantemente i 40 milioni di euro. Valore raddoppiato, ma oggi conta il campo e non il prezzo. Questo Skriniar è sempre più sorprendente...

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