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  • Solskjaer, un suo ex calciatore: 'Non mi sembrava un grande allenatore...'

    Solskjaer, un suo ex calciatore: 'Non mi sembrava un grande allenatore...'

    Ole Gunnar Solskjaer è uno dei personaggi calcistici del momento, visto l'impatto formidabile sulla panchina del Manchester United e la riconferma alla guida dei Red Devils, salutata universalmente con enorme favore. Nella sua giovane carriera da allenatore tuttavia c'è anche un'esperienza tutt'altro che esaltante. Nel gennaio 2014 il tecnico norvegese subentrò a Malky Mackay sulla panchina del Cardiff City: era la sua prima esperienza in Premier League, raccolse una squadra quartultima in classifica e chiuse all'ultimo posto. Fu confermato per la stagione successiva in Championship, per essere però esonerato a settembre dopo 4 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte tra campionato e Coppa di Lega.

    A parlare di quel periodo è stato Tommy Smith, attaccante del Cardiff fino all'estate 2014, che fu quindi allenato da Solskjaer nei mesi che portarono alla retrocessione dalla Premier. Ecco le dichiarazioni rilasciate da Smith a Love Sport Radio: "Non avevo la sensazione che fosse un grande allenatore, ma è una brava persona e quindi lo spogliatoio del Manchester United sta lavorando per lui. Quando sentii che lo United lo aveva chiamato in panchina, fui sorpreso: vista la mia esperienza con lui a Cardiff, non pensavo che a Manchester avrebbe funzionato. Fui probabilmente una delle persone più critiche su quella scelta."

    Smith, ritiratosi nel 2015 a 35 anni, riconosce però a Solskjaer le giuste attenuanti dell'epoca e i giusti meriti di oggi: "A Cardiff si fece carico di una grossa responsabilità: lottavamo nelle ultime posizioni della Premier League ed è sempre difficile lavorare sotto certe pressioni. Probabilmente eravamo a un livello più basso rispetto a quello a cui lui avesse mai giocato. La sua campagna acquisti non fu un granché e forse è questo che l'ha portato all'esonero. A Manchester la situazione era diversa: arrivava in una squadra che stava giocando al di sotto del proprio valore e doveva 'sbloccare' alcuni giocatori. Evidentemente, sapeva come farlo. Dopo la fantastica partita col PSG, in cui si è rivisto lo spirito dello United dei vecchi tempi, era scritto che lo avrebbero riconfermato: stampa ed ex giocatori lo richiedevano. Lui ha capito le necessità dell'ambiente, ha riportato la fiducia e quindi i risultati in un momento in cui tutto sembrava andar male. I tifosi erano felicissimi di avere lui in panchina, ci voleva un nuovo impulso."

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