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  • Un cappuccino con Sconcerti: l'Inter è diventata normale, ma nessuna è più forte delle altre. Nemmeno il Milan

    Un cappuccino con Sconcerti: l'Inter è diventata normale, ma nessuna è più forte delle altre. Nemmeno il Milan

    • Mario Sconcerti
      Mario Sconcerti
    Dopo quasi quattro mesi il campionato cambia idea, adesso tocca all’Inter comunque inseguire. Un mese fa sembrava aver vinto il campionato, oggi i suoi conti raccontano una involuzione del gioco netta. In otto partite ha perso 5 punti dal Milan, 8 dalla Juventus, 7 dal Napoli. E’ stata la squadra che segnava di più fino alla scorsa settimana, adesso se si saltano i cinque gol segnati alla Salernitana, nelle altre sette gare è andata in porta solo 5 volte, subendo due gol in più, 7. Il capovolgimento della classifica, ancora molto acerbo nei punti ma non nella sostanza, era quindi nell’aria. 

    L’Inter è arrivata al momento più duro con una convinzione minima. Ha perso la fantasia di Barella, l’estro di Calhanoglu, la differenza di Perisic e Dumfries, la presenza fisica di De Vrij. Come si parlava da tanto tempo, la parte fondamentale della squadra, centrocampo e difesa, non hanno avuto ricambi all’altezza. Adesso non è finita, non c’è una squadra più forte delle altre. Nemmeno il Milan. Ma l’Inter deve ritrovare la sua lucidità e la facilità nel segnare. Oggi è una squadra normale. 

     

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