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  • Un cappuccino con Sconcerti: perché non dovremmo parlare di Suarez e della Juve? Chiedere il silenzio è inquietante

    Un cappuccino con Sconcerti: perché non dovremmo parlare di Suarez e della Juve? Chiedere il silenzio è inquietante

    • Mario Sconcerti
      Mario Sconcerti
    Il caso Suarez, di cui un giorno o l’altro il calcio dovrà pure rendere conto, è entrato nella lunga serie di contro deduzioni che la vita sempre accoglie nei problemi ideologici. C’è chi è molto offeso dall’importanza che gli viene data, chi cerca di capire chi abbia parlato per primo e chi dice che tanto Suarez non è mai stato un giocatore juventino, quindi di cosa si potrebbe mai accusare la Juve? 

    Ascolta "Perché non dovremmo parlare di Suarez e della Juve?" su Spreaker.

    Credo che tutti abbiano ragione fino a prova contraria, ma esistono anche dei fatti ormai accertati come le intercettazioni telefoniche, le confessioni dei professori e forse perfino dello stesso Suarez. C’è stato un concorso pubblico addobbato.
    A chi serviva? Perché è stato addobbato? Davanti a confessioni non esiste un eccesso di accanimento mediatico, deve esistere una conseguenza, qualunque sia, anche il perdono. Ma non una lamentela sul fatto che altri ne parlino.

    E’ normale succeda se sono coinvolti in fatti accertati la più grande squadra italiana, una università importante e uno dei giocatori più famosi al mondo. Perché dovrebbe esserci silenzio? Certo hanno avuto tutti sfortuna. Sono stati trovati ascoltando i telefoni per un’altra inchiesta. Ma lamentarsi del rumore è molto più inquietante che chiedere una vera spiegazione. 
     

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