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  • Zhang non distrugga la sua Inter. I tifosi sono aggrappati a Conte

    Zhang non distrugga la sua Inter. I tifosi sono aggrappati a Conte

    • Filippo Tramontana
      Filippo Tramontana
    Chiuso il campionato dopo la cinquina contro l’Udinese che non delude un San Siro con le tribune vuote ma le sue strade piene, per l’Inter è ora di guardarsi allo specchio chiedendosi cosa vuole fare da grande. Compiuti i 19 scudetti le domande sul futuro nerazzurro si fanno pressanti e urgenti. Fino a ieri la scusa del campionato ancora in corso faceva gioco a tutti. È come passare una vacanza in un bel posto con persone a cui ti sei affezionato, non vorresti finisse mai e allora fai finta che l’ultimo giorno non esista con la voglia di goderti il momento.

    Ma poi il giorno della partenza arriva inesorabile e ti trovi a dover fare i conti con la realtà e con la malinconia di un bel viaggio che rimarrà per sempre nel tuo cuore ma che, purtroppo, va archiviato nel cassetto dei tuoi ricordi più belli. La stagione dell’Inter è stata stupenda, un vero viaggio all’interno di un immaginario luna park dove all’inizio si è girato più volte sulle montagne russe e dove a metà percorso si è deciso di stare più tranquilli e lasciare quello spazio da mal di testa solo alle altre.

    L’Inter alla fine si è goduta il percorso proprio come voleva il suo allenatore, un percorso che ha portato la squadra nerazzurra a dominare un campionato vinto con 91 punti, la miglior difesa per il secondo anni di fila e il secondo miglior attacco. In questa stagione ci sono capitate cose nuove, per noi non abituali. A 4 giornate dal termine il nostro compito era finito, vittoria dello scudetto con largo anticipo e ampio margine. Ci siamo goduti le ultime partite con la tranquillità del tricolore sul petto e con la gioia di poter festeggiare a ogni restante partita. Ma l’Inter non si è seduta, infatti contro Samp, Roma, Juve e Udinese sono arrivate 3 vittorie con 15 gol fatti. Pazzesco! Abbiamo avuto la possibilità di vedere le altre soffrire fino all’ultimo per raggiungere il loro traguardo con noi a fare da spettatori più o meno interessati.

    E’ stata una cavalcata bellissima non solo per la vittoria finale ma anche per la bellezza del gruppo che si è creato. Raramente ho visto in una squadra un affiatamento così univoco, è quello che ho sempre desiderato si creasse all’Inter. Ho sempre sognato di poter vedere un gruppo di giocatori che, oltre giocare bene e vincere, giocasse ognuno per l’altro senza egoismi di sorta, senza litigare per una punizione o un rigore e con la voglia di correre e sacrificarsi per un compagno in difficoltà in campo.

    Tutto questo si è realizzato quest’anno grazie a Conte e a tutto il suo staff e agli stessi giocatori che si sono fidati del mister e si sono messi a disposizione del gruppo. La scena di ieri al momento della sostituzione di Hakimi e Lautaro in favore di Lukaku e Perisic ne è ampia testimonianza. I 4, al momento dello “switch”, non vedevano l’ora di sorridersi ed abbracciarsi e sembrava non volessero staccarsi più. Si lo so sono melenso e forse patetico ma non capita spesso di vedere tanto affiatamento in una squadra, almeno dalle nostre parti.

    Ma ora si gira pagina e la tensione sale. Siamo tutti “aggrappati” alle decisioni di Conte che poi saranno conseguenza di quelle di Zhang. La speranza è che tutto rimanga così, che Conte decida di rimanere per inseguire la seconda stella l’anno prossimo e che Zhang continui nella direzione consigliata dal suo allenatore. Toccare questo gruppo sarebbe un “delitto” perché tutto sta funzionando alla perfezione. Conte ha vinto, la squadra ha vinto, alla Pinetina vanno tutti con il sorriso e le basi messe per il futuro, almeno in campo, sono molto più che rosee.

    Il momento economico è delicato per tutti ma Zhang dovrà trovare un modo alternativo alla cessione dei “big” per rimediare al “disastro” post pandemia oppure saranno dolori per noi nerazzurri. Ricominciare dall’inizio ancora una volta potrebbe creare scompensi forti ai cuori dei tifosi finalmente tornati a gioire dopo 11 anni dall’ultimo campionato vinto. Stiamo a vedere, pazientiamo. Conte ha fatto il suo e lo ha fatto alla grande, ora tocca a te presidente non “distruggere” quello che tu stesso hai costruito in 5 incredibili anni.  

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