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  • Agnelli ora deve diventare grande

    Agnelli ora deve diventare grande

    • Gianluca Minchiotti

    Nella vicenda di qualsiasi presidente di squadra di calcio, c'è un momento nel quale è necessario diventare grandi. C'è un momento, nella storia di qualsiasi patron di una grande squadra di calcio, in cui è indispensabile agire in prima persona, scavalcando amministratori delegati e direttori generali

    In casa Juventus, ricordiamo due esempi: nel 1982 Giampiero Boniperti aveva deciso che i due stranieri bianconeri sarebbero stati Brady e Boniek, ma Gianni Agnelli scelse di persona Platini e lo portò a Torino; nel 2004 invece fu Umberto Agnelli a decidere di consegnare la panchina della Juve a Fabio Capello, mentre Moggi e Giraudo stavano pensando ad altre soluzioni. 
     
    Parlando del Milan, è superfluo ricordare l'interventismo e il decisionismo di Silvio Berlusconi (anche) nelle vicende di mercato, sia nel ruolo di presidente che in quello di proprietario, mentre per quanto riguarda l'Inter rammentiamo l'operazione Ibrahimovic-Eto'o, probabilmente il colpo di mercato più importante e più redittizio (in termini economici e tecnici) della storia nerazzurra, una trattativa portata avanti direttamente dal patron nerazzurro Massimo Moratti con l'allora presidente del Barcellona, Joan Laporta.
     
    Per Andrea Agnelli, presidente della Juventus, il 'momento' inizia da oggi. Interventista in questioni di giustizia sportiva e in tema di politica sportiva, il giovane Agnelli ora deve imparare a imporsi anche sul mercato. Anche la campagna trasferimenti dell'estate 2012 infatti ha dimostrato che gli uomini mercato della società campione d'Italia, Beppe Marotta e Fabio Paratici, sono bravissimi quando si tratta di confezionare operazioni di medio e piccolo cabotaggio, ma lasciano a desiderare quando arriva il momento di affrontare affari importanti. E non è solo questione di budget, è anche (se non soprattutto) questione di personalità e di carisma. Quella personalità e quel carisma che da questo momento in poi Agnelli dovrà dimostrare di avere anche in chiave mercato, per sedersi a un tavolo con i più grandi club europei e riuscire, finalmente, a portare in bianconero qualche grande giocatore, già a partire da gennaio 2013.     
     

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