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  • Atalantamania: aggiungi un posto a tavola, che c’è un Mancini in più!

    Atalantamania: aggiungi un posto a tavola, che c’è un Mancini in più!

    • Marina Belotti
    La fame di gol ha dimostrato di averla, sia in campo per la rete della vittoria che fuori per la buona cucina: “Io ero un mangione, è stato Astori a dirmi come regolarmi”, ha confidato recentemente. Ma adesso, con la prima convocazione in Nazionale maggiore, a Gasperini sorge un dubbio: “E ora chi lascio fuori?”.

    23X6- Fino a qualche mese fa ‘Mancini’ era la risposta corretta: Masiello e Toloi non si discutevano, ministri della difesa ai lati di Caldara. Con la partenza dello sfortunato difensore di Scanzorosciate però, a subentrargli più spesso il numero 6 argentino José Luis Palomino, che ha meritato il posto da titolare per le sue prodezze davanti a Gollini/Berisha, di testa e di tacco. Adesso però le cose potrebbero cambiare, eccome, quel 23X6 è un’operazione che Gasperini conta di svolgere: mentre Masiello si è fatto da parte per guai muscolari, il giovane di Pontedera dal buon piede destro (e non solo visto il cognome) ha dimostrato le sue doti in fase di copertura e nei lampi di genio davanti alla porta. Un lampo a ciel sereno la sua esplosione, che si è ripetuta nelle ultime tre partite, portandolo a segnare tanto quanto un certo Ilicic: solo Ramos meglio di lui in Europa. Ora fare a meno di lui sembra impossibile, oltre che poco furbo: il ragazzo è nel pieno delle sue forze, ha voglia di sfruttare l’onda lunga dei riflettori e ha il morale tre metri (e tre gol) sopra il cielo. Che ora è più azzurro che mai.

    OVER 21- Lui che è sempre stato fiero di vestire i panni e la maglia da titolare in Under 21, dove ha collezionato dieci presenze e tre g…gialli, si è ritrovato catapultato dall’oggi al domani- altro fulmine a cielo più piovoso e autunnale- dell’Italia dei grandi, a soli 14 mesi dall’esordio con Di Biagio. Nella Nazionale del suo omonimo bisognosa di crescere con giovani promettenti come lui e, soprattutto, desiderosa di trovare la rete con guizzi simili a quelli del pisano. Una torre che cade, che pende, ma che resta su e non si vuole più fermare: allenarsi a fianco di Bonucci, Rugani, Biraghi e del bergamasco Acerbi non può avergli fatto male, anzi. È ora che il classe ’96 da due milioni sfrutti queste sue potenzialità acquisite, guardacaso, proprio contro i conterranei toscani.

    IL POMERIGGIO È TROPPO AZZURRO-Quando si dice che la maglia azzurra è il punto di arrivo per ogni giocatore si dice solo la verità”, ha detto Roberto Baggio. Per lui però sarà un punto di partenza: dovrà usare la gara in panca contro l’Usa per difendere a tutti i costi, e in tutti i sensi, La Maglia. Da un azzurro all’altro però, perché dopo l’Italia ecco che arriva l’Empoli, lì dove diciotto mesi fa la Dea blindò il quinto posto chiamato Europa League. Lì dove dovrà farsi valere per continuare a raggranellare punti e ambire a un'altra quinta posizione di una classifica ancora corta. Avrà capito come fermare Caputo? Di certo Palomino non si offenderà a riposare ancora un turno se questo porterà altri gol e punti all’Atalanta. Djimsiti è già fuori dai giochi e dal gioco, per l’infortunio rimediato con l’Albania. Mancini invece continua con la dieta, ma di gol non è ancora sazio: Gasperini dovrà aggiungere un posto a tavola e poco importa se così i difensori staranno più stretti, anzi, dovranno proprio togliere il respiro a La Gumina & Co.

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