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  • Bugie e comparse, le 5 domande all'Inter del plenipotenziario Conte

    Bugie e comparse, le 5 domande all'Inter del plenipotenziario Conte

    • Pasquale Guarro
    È come se il vertice di Villa Bellini fosse servito solo a spostare più in là nubi che il vento ha immediatamente riportato al proprio posto. Perché rimandare i problemi non significa risolverli e l’Inter di Conte è ingarbugliata in nodi creati dallo stesso tecnico, ingessato dal masochista integralismo che lo accompagna in questa sua esperienza nerazzurra. L’Inter è gonfia di bugie, piena di equivoci, comparse e rimorsi. Persino l’impetuoso Conte appare vestito di un finto entusiasmo e si nasconde all’ombra di frasi in netta antitesi con la sua filosofia di gioco: da quando, Antonio, si preoccupa più dello spettacolo che della solidità difensiva? Ma sono molte le domande da rivolgere a tecnico e società, noi proviamo a fargliene cinque.

    1) Come avete fatto a trasformare Perisic in perno centrale del progetto? Come avete fatto, dopo averlo bocciato quasi con arroganza e accanimento la scorsa estate, quando sembrava che il croato, con Conte, potesse giocare al massimo come punta? Il ruolo a tutta fascia non fa per lui, avevate capito tutto con dodici mesi di anticipo, perché tornare indietro?

    2) Perché ostinarsi con la difesa a tre anche quando c’è un solo centrale di ruolo? Avete regalato Godin. Lo avete pagato affinché  se ne andasse, perché Conte non voleva vederlo neanche in foto. Al suo posto Kolarov, un terzino adattato che sta dimostrando tutti i propri limiti. Non che l'uruguaiano sia stato perfetto al suo primo anno, ma l'Inter lo ha venduto (regalato) quando sembrava aver capito come interpretare il ruolo e dopo aver raggiunto una forma fisica invidiabile.

    3) Perché continuate a riempire la rosa di comparse? L’anno scorso Esposito, quest’anno Pinamonti e Ranocchia. Calciatori che Conte impiega solo per arrivare a undici in partitella. Negli ultimi giorni di mercato la società ha chiarito il no al Genoa per il difensore italiano, spiegando: “È un calciatore per noi importante”. Talmente importante da non poterlo schierare nel suo ruolo neanche quando la squadra è smantellata? Potevate cedere lui al posto di Godin, invece sono anni che continuate a pagargli e rinnovargli contratti. Quanto a Pinamonti, è un anno e mezzo che manca il vice Lukaku e il problema non è ancora risolto. Vista la considerazione riservata da Conte al classe '99. Sarà forse che la società riconosce a questi calciatori un valore diverso da quello che gli attribuisce realmente Conte?

    4) Come avete intenzione di gestire il caso Brozovic? Calciatore già fragile, che ha respirato la mancanza di fiducia da parte del tecnico, che lo avrebbe venduto volentieri. Oggi Conte se lo ritrova in rosa, rancoroso e demotivato, lontano parente di quel calciatore che per molto tempo ha tenuto in piedi la regia dell’Inter.

    5) Come si andrà avanti con Eriksen? Sul danese si è detto tutto e il contrario di tutto ma la verità è che è arrivato per fare la differenza e si ritrova con meno minuti trascorsi in campo rispetto a Gagliardini. Dire che ha giocato il giusto è un insulto, nonostante l’attitudine del danese sia ad oggi inaccettabile.

    La rosa dell’Inter è forte, i nerazzurri hanno l’obbligo di competere per lo scudetto, ma non possono permettersi di perdere altro tempo nella digestione di codici che in questo momento stanno inceppando il motore. La società risolva realmente i problemi solo rimandati in quella Villa in provincia di Varese, dove Zhang ha conferito a Conte più poteri di quelli che merita.

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